Brindisi, 29/01/2004
L'analisi dei prezzi a dicembre +0,67%
Nell’ultimo mese del 2003 l’indice medio dei prezzi mostra una leggera frenata (-0,3%), ma con notevoli differenze tra una città e l’altra. E’ questo il dato che emerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio prezzi della Lega Consumatori, che ha preso in esame gli acquisti effettuati dalle famiglie nell’ambito della media e grande distribuzione, basandosi su un “Paniere” composto da 109 prodotti. Le 13 città coinvolte sono: Bologna, Brindisi, Como, Cosenza, Lecce, Milano, Padova, Palermo, Pistoia, Roma, Terni, Trieste e Viterbo.
Secondo l’Osservatorio della Lega Consumatori, la spesa familiare ha registrato una diminuzione a Bologna (-4,09), Padova (-3,46%), Trieste (-1,08%), Roma (-0,85%), Palermo (-0,31%), Viterbo (-0,11%), Cosenza (-0,09%), Pistoia (-0,03%).
Si sono invece registrati aumenti a Como (+2,35%), che a dicembre risulta essere la città più cara, Milano (+1,64%), Terni (+0,87%), Brindisi (+0,67%) e Lecce (+0,62%).
L’inversione di tendenza secondo l’Osservatorio, si deve alla flessione, seppure minima, dei principali generi alimentari.
“La riduzione dei prezzi registrata in dicembre, è senz’altro un segno apprezzabile - osserva Pietro Praderi, presidente nazionale della Lega Consumatori - Tuttavia, i dati indicano una frenata ancora troppo ridotta per avere un effetto benefico sui consumatori. Inoltre, l’andamento contraddittorio dei prezzi a dicembre non può rappresentare una sicura inversione di tendenza”.
“E’ da sottolineare – aggiunge Praderi - che la rilevazione realizzata nelle tredici città del campione mette ancora più in evidenza le differenze con le quali, da città a città, si determina l’aumento dei prezzi dei generi di largo consumo. Il che dimostra come il passaggio all’euro, come causa generale degli aumenti, sia da considerarsi pretestuoso”. (Lega Consumatori )
Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv
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