Brindisi, 15/05/2007
Prelievo di sabbia: l'appello di Legambiente, WWF e Italia Nostra
E’ sconveniente che ancora si parli di prelievo di sabbia dal litorale brindisino, come se la stagione balneare locale, gli imprenditori del settore, la contrarietà della popolazione fossero elementi di poco conto.
Ciò assume un aspetto paradossale e incomprensibile soprattutto in presenza di una soluzione alternativa e ugualmente valida - fatto dimostrato scientificamente - come è quella della sabbia di cava.
Più che salvare una stagione balneare pare che si insista su tale argomento per ragioni elettorali. Non si può fare a meno di notare, come segnale preoccupante, che per difendere evidenti interessi si arriva al punto di danneggiare in modo grave altre realtà, forse con meno “santi in paradiso”.
Si ribadisce la ferma contrarietà al prelievo di sabbia dalla costa brindisina, si invita la Regione a non dare corso a interventi che, oltre ad essere dei palliativi, danneggerebbero seriamente e irreparabilmente il nostro litorale che versa, già di per sé, in gravi condizioni a causa di un vistoso fenomeno di erosione, evento perfettamente riscontrabile.
Si corre il rischio di vanificare quanto previsto dal “Piano della costa”, giacente negli uffici comunali, che punta ad una valorizzazione e riqualificazione del litorale individuandolo anche come risorsa economica. Invitiamo pertanto la Regione ad intervenire per cooperare con gli sforzi che, in loco, sono tesi a sanare le situazioni di degrado e per agevolare i progetti di miglioramento e non per favorire atti che determinerebbero, in modo irreversibile, l’esatto contrario.
COMUNICATO STAMPA ITALIA NOSTRA – LEGAMBIENTE - WWF
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