Brindisi, 19/05/2007

Aeroporto, Tomaselli: "non e' tempo di spinte distruttive"

Ho partecipato anch’io con una qualche durezza alla polemica nei confronti della società Aeroporti di Puglia e della stessa Regione in relazione allo sviluppo del sistema aeroportuale pugliese ed in particolare dell’aeroporto di Brindisi, evidenziando errori nella gestione del bando che incentivava nuove rotte e che hanno penalizzato Brindisi. Errori che i dirigenti AP hanno riconosciuto.

Dopo l’importante incontro del 14 scorso presso la Provincia di Brindisi, per l’autorevolezza e la estesa partecipazione di istituzioni e forze sociali salentine, reputavo che ci fossero le condizioni per chiudere la parte “polemica” e di legittima protesta per passare a soluzioni e proposte.

Leggo con preoccupazione, invece, continue pressioni e prese di posizione volte a far saltare ogni possibile concertazione e a percorrere non meglio precisate vie giudiziarie nell’obiettivo di annullare il bando che ha visto manifestare interesse di alcuni vettori solo per l’aeroporto di Bari o, in via subordinata, si chiede che, di imperio, si “obblighino” vettori che hanno scelto Bari a spostare a Brindisi una parte delle nuove tratte…. a proposito di tutela del mercato!!!

Credo che quest’atteggiamento sia assolutamente irresponsabile e immotivato, avendo acquisito finora due dei tre obiettivi che il territorio salentino aveva fortemente richiesto: una nuova opportunità di attrazione di vettori per l’aeroporto di Brindisi, mediante la pubblicazione quanto prima di un bando dedicato ed esclusivo; la certezza di importanti e cospicue risorse finanziarie per sostenere tale operazione, con l’impegno esplicito della Regione ad impegnare non solo le risorse residue del primo bando ma integrandole secondo le necessità. Manca da definire il terzo elemento, ovvero la individuazione delle rotte da mettere a bando e a tale scopo si sono ascoltate le indicazioni degli operatori economici del territorio per poter fare scelte fondate su reali conoscenze delle potenzialità e delle esigenze. Anche correggendo la proposta insoddisfacente e con alcune indicazioni altamente improbabili che la società di gestione ha presentato.

Ora tocca alle istituzioni locali, forti di questo lavoro, concorrere con la Regione e con la stessa società Aeroporti di Puglia alla formalizzazione del nuovo bando, alla sua più ampia diffusione, alla puntuale definizione delle risorse finanziarie e alla individuazione di rotte adeguate a garantire i seguenti mercati: quello incoming, rivolto soprattutto a paesi che hanno interesse al Salento quale meta turistica; quello outgoing,ovvero in uscita e legato a rotte sia interne che estere volte a soddisfare il traffico business e/o i collegamenti verso importanti hub da cui proseguire per altre mete.

La protesta ha portato ad accrescere la consapevolezza della centralità per lo sviluppo dell’intero Salento dell’aeroporto di Brindisi: è questo un risultato importante che va a merito di chi ha condotto questa polemica con spirito costruttivo. Ora è il tempo delle soluzioni e non delle spinte distruttive nell’interesse del territorio e dell’economia locale.

COMUNICATO STAMPA ON. SALVATORE TOMASELLI