Roma, 09/06/2007
L'On. Carbonella sulla smilitarizzazione dell'aeroporto di Brindisi
L’aeroporto di Brindisi è stato inserito nel gruppo dei sei aeroporti cui è stata assegnata maggiore priorità. La positiva conclusione dell’iter di emanazione dei decreti sarà la base per le necessarie garanzie sul percorso seguito, fornendo la giusta traccia per i successivi trasferimenti e quindi sul cambio di “status” per l’aeroporto del Grande Salento
Per dare concreta attuazione a tali adempimenti è stato costituito presso il Ministero della Difesa apposito gruppo di lavoro di vertice, che sta lavorando sulla base delle priorità operative, ritenendo, altresì, necessario organizzare una serie di tavoli per l’esame e l’elaborazione della documentazione necessaria per la predisposizione del relativo decreto interministeriale e quindi sul cambio di “status” giuridico.
Per quanto riguarda gli aspetti infrastrutturali dello scalo brindisino, dal monitoraggio dei lavori, inclusi nel PON 2000-2006, che peraltro rientra nelle competenze dell’ENAC, risulta che sono in corso sulle infrastrutture di volo complessi intereventi che riguardano sia le parti strutturali delle due piste sia gli impianti di volo su esse insistenti.
Tali interventi si sono resi necessari per adeguare pienamente le infrastrutture di volo ai requisiti nazionali stabiliti nel regolamento Enac, che ha recepito ai più alti livelli gli standard pubblicati dall’ICAO, al fine di garantire ai più elevati di sicurezza gli aeroporti nazionali.
La complessità degli interventi che comporta il rifacimento degli impianti AVL e relativi cavidotti, il rifacimento delle banchine di pista, la sistemazione delle fasce di sicurezza e delle aree di sicurezza di fine pista, la rete di drenaggio delle acque, le soglie di pista ed altri interventi di corredo, è stata oggetto di attenta pianificazione, allo scopo di ridurre al minimo i disagi per l’utenza dell’aeroporto e per il territorio.
In tal senso, considerata la chiusura della pista secondaria (0523), è stato privilegiato l’uso della pista principale (1432) dal 15 maggio al 15 settembre. Qualora i lavori dovessero essere completati in anticipo, la pista secondaria potrebbe essere riaperta anche prima di tale scadenza. A tale riguardo l’Enac ha fornito ampie rassicurazioni sull’impegno di rispettare il periodo minimo di interruzione ed eventualmente ridurne la durata.
Queste, in sintesi, le risposte fornite dal Governo alla interpellanza da me presentata e discussa alla Camera dei Deputati giovedì scorso.
Nell’esprimere apprezzamento circa gli impegni assunti ho ribadito la necessità di rispettare quanto asserito e di considerare che l’intera comunità jonico-salentina, costituita di 2 milioni di abitanti, è altresì impegnata con le proprie istituzioni a rendere la struttura aeroportuale il punto centrale dell’azione di riscatto sociale e di sviluppo economico del nostro territorio.
On. Giovanni Carbonella
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