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Brindisi, Libera Terra Puglia: presentato il bando



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Brindisi, 20/06/2007

Libera Terra Puglia: presentato il bando

Questa mattina, presso la Prefettura di Brindisi, è stato presentato il bando pubblico relativo al progetto "Libera Terra Puglia" per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Oltre al Prefetto Tafaro erano presenti la Provincia di Brindisi, i Comuni di Mesagne, Torchiarolo e San Pietro Vernotico, Italia Lavoro Spa, Libera, l'Agenzia del Demanio e l'agenzia nazionale "Cooperare con Libera Terra".
Il bando è rivolto a giovani del territorio e punta a realizzare nuove opportunità di lavoro utilizzando i terreni agricoli confiscati alla Sacra Corona Unita grazie all'azione repressiva delle forze dell’ordine e della magistratura che decapitò i vertici di un'organizzazione assai fluida nella struttura ma debole nel raccogliere il consenso dei cittadini.

La SCU nacque nella penisola salentina alla fine degli anni ’70 la penisola salentina e si sviluppò come una feroce e cruenta organizzazione criminale, che intendeva mutuare la struttura e gli atteggiamenti tipici della mafia siciliana.
La quarta mafia in pochi anni si insinuò nelle pieghe della società pugliese, minandone la serenità, il vivere civile ed inquinandone profondamente il tessuto economico.
Specie nel brindisino si costituirono i gruppi più violenti, capaci di mettersi alla testa dell’intera consorteria criminale sino alla fine del secolo scorso. Furono anni duri per l’intera popolazione locale, una scia di sangue che sembrava non dovesse avere fine.
Ma la vita della comunità salentina e pugliese sembra ancora avvelenata da una cronica emergenza di legalità. Anche nel Salento si contano dunque numerosi beni confiscati alla mafia.

Da alcuni anni Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie è attiva nel territorio pugliese e ha stretto patti di collaborazione con istituzioni ed enti del territorio, promuovendo la nascita di una cooperativa di giovani che gestiscano i terreni agricoli confiscati ai boss nella provincia di Brindisi.
Un progetto, quello di Libera Terra – Puglia, che vuol essere non solo uno strumento di sviluppo economico ma anche un veicolo di crescita politica e culturale per l’intera comunità locale.
A seguito delle esperienze siciliane e calabresi, il progetto Libera Terra – Puglia prevede l’uso dei beni confiscati alle mafie nella provincia di Brindisi, nei comuni di Mesagne, Torchiarolo e San Pietro Vernotico.
Si tratta di circa venti ettari di terreno già coltivati a grano biologico – grazie al quale sono stati prodotti i primi tarallini pugliesi di Libera Terra, presto diffusi presso gli ipermercati Coop - e di circa trenta ettari di vigneto tipico, in via di recupero dopo anni di abbandono anche grazie al lavoro di agronomi del circuito Slow Food.
I soci della nascente cooperativa saranno individuati per mezzo del bando pubblico presentato oggi ed in pubblicazione dal 18 giugno al 7 settembre 2007.
Alla selezione dei partecipanti seguirà un periodo di formazione e stage finalizzato all’acquisizione di conoscenze e competenze da spendere all’interno della nuova cooperativa.
Partner del progetto, oltre ai Comuni interessati dai beni confiscati, la Prefettura di Brindisi e Libera, sono la Provincia di Brindisi ed Italia Lavoro Spa con le risorse del Programma Pari. Al percorso partecipa l’agenzia nazionale Cooperare con Libera Terra, una rete di soggetti economici di rilievo nazionale (Legacoop, Conapi, Unipol e numerose altre) che mettono le proprie competenze a servizio delle sfide di Libera Terra.

L’obbiettivo di fondo è dunque la nascita di una nuova cooperativa sociale che che vinca nella legalità, nella qualità, nella sostenibilità e che contemporaneamente segnali la capacità di restituire alla comunità ciò che le è stato sottratto con violenza e arroganza, perché diventi simbolo di un possibile riscatto, di giustizia e sviluppo per l’intero territorio pugliese.

Clicca qui per scaricare il bando (versione Pdf)
Clicca qui per scaricare il modulo di adesione (versione Pdf)


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