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Brindisi, Crisi Pastis: Intervento di Onofrio Cretì



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Brindisi, 20/02/2004

Crisi Pastis: Intervento di Onofrio Cretì

Il 22 Ottobre del 2002 la Giunta Provinciale di Brindisi delibera “l’avvio di uno studio di fattibilità teso alla realizzazione di un Campus della Ricerca verificando la possibilità di riorganizzazione delle attività di ricerca nel complesso immobiliare provinciale Cittadella della Ricerca” costituendo “una task force composta per parte provincia “dal Direttore Generale Giuseppe Iacopino, e dal Prof. Aldo Romano” e per parte Università di Lecce dal Prof. Roberto Cingolani, braccio destro del presidente Fitto per la ricerca, e dal Prof. Alfredo Anglani.
Al contempo con successiva delibera di Consiglio si sferra un attacco a Pastis obbligandolo alla restituzione degli immobili.
Pastis si oppone dinanzi al TAR e la Provincia è costretta a fare macchina indietro e ritirare la delibera di Consiglio.
Fallito questo attacco inizia un lento stillicidio di attacchi sulla stampa e negli organi societari del Pastis teso a spezzare in due la società. A tale azione si affiancano l’Università di Lecce, il cui Rettore era Presidente del Pastis, e la Regione Puglia, socia di maggioranza del Pastis attraverso Finpuglia.
Per rendere politicamente digeribile tale operazione in più occasioni gli Enti dichiarano sulla stampa e negli organi societari di farsi loro carico dei lavoratori del Pastis.
Sono passati 1 anno e mezzo da quella Giunta e da quel Consiglio Provinciale e l’unica novità, ad oggi, è l’avvio della cassa integrazione e l’interruzione dei contratti dei collaboratori.
Sappiamo di una prossima assemblea dei soci per venerdì 20 che dovrà affrontare una situazione economico patrimoniale sempre più critica che apre lo scenario più prevedibile, quello del fallimento del Pastis.
E’ un epilogo probabile e prevedibile, che determinerebbe da un lato la distruzione della società e dei lavoratori, dall’altro l’inizio di una stagione di precarietà ed incertezza per le società insediate nella Cittadella. D'altronde si può già oggi fare un primo bilancio della scellerata azione portata avanti e delle ripercussioni sulla Protec srl partecipata da Pastis e sui suoi dipendenti inattivi da mesi e senza ad oggi alcuna prospettiva sulla Foresteria srl, che ha già avviato le procedure di licenziamento, sul ramo sensori della Powerco srl, con i dipendenti sull’orlo della cassa integrazione, sull’Isbem scpa, partecipata da Pastis ed in crisi finanziaria con i dipendenti in arretrato sugli stipendi. Senza dimenticare la crisi finanziaria della Cittadella della Ricerca scpa, anche essa sconfitta in giudizio da Pastis per presunte somme dovute ed oggi con bilancio bloccato dalla magistratura, la chiusura del corso di Ingegneria dell’Università di Lecce ubicato nei locali in concessione al Pastis, il probabile abbandono della Polymekon srl.
Sarebbe interessante fare la conta dei costi in termini di occupazione e di finanziamenti pubblici ed investimenti privati ricadenti su questa provincia.
Mi piace inoltre ricordare che più volte sulla stampa ed in consiglio provinciale noi Democratici di Sinistra abbiamo evidenziato come tale “operazione politica della destra” avrebbe determinato l’esclusione della Provincia dall’utilizzo dei milioni di euro stanziati dalla Regione Puglia per la Ricerca a vantaggio della Provincia di Lecce ed in particolare dell’Università.
Ci fu risposto che ciò era solo propaganda e demagogia e che la realizzazione del distretto tecnologico ionico salentino avrebbe rafforzato il sistema della ricerca brindisino. A me risulta che il treno del distretto è già partito tant’è che lunedì scorso sono stati “inaugurati gli edifici del Distretto tecnologico Università di Lecce palazzine- Isufi con illustrazione delle caratteristiche da parte del rettore Limone e del Prof. Roberto Cingolani”.
Ben fatto, ci si è fatti portare per mano verso un operazione che mortifica e indebolisce la nostra provincia e che ahimè ancora una volta ci da ragione. E’ difficile capire oggi, anche alla luce dei fatti, se sia possibile uno scatto di orgoglio a partire dalla prossima assemblea dei Soci di Pastis del 20 di Febbraio, noi invitiamo i soci a riprendere da subito le fila di un discorso funzionale al rilancio della società consci che se così non fosse il fallimento sarebbe inevitabile. A quel punto saranno altri organi a verificare, come la legge prevede, le eventuali responsabilità oggettive e personali che, se esistono, verranno alla luce.
Noi continuiamo a ritenere strategico il sistema della ricerca costruito faticosamente negli anni a Brindisi ed anche alla luce di questo convincimento proporremo ai cittadini della Provincia un programma elettorale che faccia di ciò uno dei suoi elementi qualificanti dando ruolo reale, e senza mediazioni e condizionamenti politici ai tanti soggetti che operano nella Cittadella, alle OO SS, alle organizzazioni di categoria ed agli organismi datoriali.

Onofrio Cretì
Segretario Provinciale DS

Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv


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