Centrale fotovoltaica, Gallone (NPSI): "necessaria analisi costi-benefici"
Con la realizzazione della centrale fotovoltaica da 11 MW nell’aerea del Petrolchimico di Brindisi, per modestissimi ritorni occupazionali si sottrae la parte meglio infrastrutturata della zona industriale a possibili investimenti che porterebbero alla collettività brindisina ben altri risultati in termini di ricchezza e posti di lavoro.
Impiegare 24 ettari di terreno all’interno dello stabilimento, spendere significative risorse finanziarie per bonificare tali aree (non si sa da parte di chi) per insediare dei semplici pannelli che vengono normalmente installati in zone agricole o sui tetti di case e capannoni industriali è sbagliato e provoca un danno grave al rilancio possibile della economia del nostro territorio.
Le aree in questione sono un vero e proprio patrimonio da collocare sul mercato per attrarre investimenti di ben altra portata e non possono essere finalizzate ad un investimento di tali caratteristiche.
È necessario, pertanto, che i promotori dell’iniziativa presentino agli Enti competenti un piano particolareggiato della stessa consentendo la migliore analisi dei costi-benefici per la nostra economia e per evitare operazioni a dir poco sbagliate come è accaduto in tante altre circostanze.
COMUNICATO STAMPA
Vincenzo Gallone
Segretario Provinciale del Nuovo PSI
