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Brindisi, La Regione autorizza il prelievo di sabbia: il provvedimento



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Brindisi, 06/07/2007

La Regione autorizza il prelievo di sabbia: il provvedimento

Con provvedimento a firma di Michele Loffredo, dirigente del settore demanio e territorio dell'Assessorato Regionale alla Trasparenza e Cittadinanza attiva, la Regione Puglia ha determinato di confermare il provvedimento dirigenziale del 4 Maggio 2006 con il quale si autorizzava "il Comune di Lecce al prelievo di mc. 200.000 (250.000 mq 0,80 m.), di sabbia marina da effettuare in località "Punta Penne", al largo della costa di Brindisi".
La sabbia marina servirà per il riscimento dei tratti di litorale di S. Cataldo, Torre Rinalda, Spiaggia Bella, Torre Chianca e Frigole, tratti tutti della provincia di Lecce.

Il provvedimento di Loffredo ripercorre l'iter della questione che dopo l'autorizzazione ha visto il manifestarsi di proteste, incontri istituzionale, ricorsi al Tar e sentenze dell'organo costituzionale:

Pochi giorni dopo il provvedimento di autorizzazione, il 9 Maggio 2006, si tenne un incontro istituzionale e tecnico terminato con la sospensione dell’autorizzazione in attesa di una perizia tecnica predisposta dalla Provincia di Brindisi.
Il Comune di Lecce, avverso la decisione del tavolo tecnico, propose due distinti ricorsi presso il TAR Puglia - sezione di Lecce, impugnando la sospensione e chiedendone l'annullamento.
Il TAR accolse entrambi i ricorsi facendo sussistere - come è riportato nell'odierno provvedimento - "l'obbligo della Regione di adottare l'atto finale" anche perchè "il Comune di Lecce può richiedere allo stesso Tribunale l'ottemperanza al giudizio mediante la nomina di un Commissario ad acta, con aggravio di spesa per la Regione Puglia.

La Provincia di Brindisi, facendo seguito a quanto preannunciato in sede di incontro istituzionale, ha prodotto il parere del Comitato Tecnico Provinciale con il quale, nel confermare il parere espresso, ha riprodotto osservazioni di carattere prettamente ambientale concernenti, in sintesi:
1) a) - possibili fenomeni di erosione costiera a danno della costa brindisina interessata, b) - l’incompatibilità della tipologia di sabbia da prelevarsi rispetto a quella caratteristica del sito di destinazione, c) - i probabili danni sulla flora e fauna bentonica;
2) ha rilevato la mancata considerazione dei possibili danni alla fauna ittica a causa del fenomeno di intorpidimento delle acque associate alle operazioni di dragaggio;
3) ha osservato la mancata previsione di attività finalizzate al monitoraggio della zona di prelievo prima, durante e dopo i lavori di escavazione

Il Comune di Lecce ha contestato tali contenuti tecnico-scientifici sulla base del rilievo che, a differenza della relazione tecnica a supporto del progetto di prelievo prodotta dallo stesso comune, il parere del Comitato non è adeguatamente confortato da reali dati tecnici desunti da rilievi, studi o simulazioni matematiche, e lo ha, pertanto, considerato inaccoglibile;

La Regione ha autorizzato il prelievo ritenuto che:
- i rilievi della Provincia di Brindisi di cui al punto n.1 si devono considerare superati dal provvedimento del Dirigente regionale del Settore Ecologia n.139 del 15.3.2006 relativo all’adozione di parere favorevole sulla compatibilità ambientale per le attività estrattive in esame che, allo stato, risulta pienamente efficace per non essre stato impugnato nelle prescritte forme di legge;
- le osservazioni di cui al punto 2, rappresentando ragioni di tutela dell ‘interesse pubblico alla tutela e conservazione del patrimonio ittico locale, possono trovare adeguata soluzione mediante l’acquisizione del parere della competente Commissione Locale Consultiva della Pesca;
- che, pur condividendo la necessità di prevedere la tutela di tutti gli interessi pubblici coinvolti, le carenze progettuali segnalate in ordine alle attività di monitoraggio che devono accompagnare le diverse fasi dell’intervento estrattivo possono essere oggetto di ulteriore prescizione.
Ed infatti il provvedimento con il quale la Regione autorizza il prelievo è integrato da alcune importanti prescrizioni quali:
1) l’estrazione della sabbia dovrà essere eseguita per strati successivi dello spessore massimo di 20 cm. (ratei di prelievo);
2) gli effetti del dragaggio sull'ambiente dovranno essere monitorati (area di estrazione e litorale prospiciente) ad ogni rateo di prelievo, sia durante che dopo l’esecuzione delle attività;
3) dovrà essere preliminarmente presentato, per l’approvazione alla Struttura Tecnica Periferica del Settore regionale ai lavori Pubblici di Brindisi, un "Piano di Monitoraggio" che indichi modalità operative e tempi delle osservazioni, con l'obiettivo di verificare l’entità degli effetti cumulati sull'ambiente e la tendenza al ripristino delle condizioni ambientali dopo ogni rateo di prelievo.
Nella fase di monitoraggio in corso d’opera, si richiede monitoraggio di:
- ondumetria e correntometria;
- plume di torbida (evoluzione spaziale e temporale);
- morfologia del fondale;
- rotte di trasporto.
Nella fase di monitoraggio post operam si richiede il controllo di:
- morfologia e batimetria del fondale dragato;
- gralunometria dei sedimenti;
- popolamento bentonico.
I risuitati del monitoraggio dovranno fornire le informazioni tecniche per verificare:
- se la condizioni di progetto siano rispettate:
- la tendenza al ripristino delle condizioni ambientali preceden ti le attività di prelievo;
- la possibilità di sfruttamento successivo della cava marina.
I risultati del monitoraggio dovranno esere trasmessi per il controllo alla citata Struttura Tecnica Periferica del Settore regionale dei Lavori Pubblici di Brindisi, nonchè comunicati al Settore Demanio e Patrimonio della Regione Puglia, al Comune e alla Provincia di Brindisi.
4) il sistema di prelievo deve minimizzare la turbativa per l’ambiente circostante al fine di perseguire i seguenti obiettivi:
• dragare in sicurezza o con precisione;
• dragare evitando eccessivi approrondimenti localizzati in modo da non influenzare la dinamica del moto ondoso e delle correnti;
• rendere nulle o minime le quantità di materiale disperso;
• trasportare il materiale verso l'area di deposizione con mezzi che non consentono dispersioni di materiale né sversarnenti accidentali lungo le rotte.
5) il Comune di Lecce, prima della esecuzione dei lavori, dovrà acquisire il parere favorevole della Commissione Locale Consultiva della Pesca operante presso l’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari, Settore Caccia e Pesca.

La Regione potrà sospendere le attività di escavazione in corso d'opera qualora i valori dei parametri monitorati dovessero risultare diversi o superiori a quelli previsti nell'ipotesi di impatto riportate nel progetto approvato, riservandosi la facoltà di imporre ulteriori prescrizioni per l’eventuale proseguimento delle attività.

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