STP, Friolo e Ciracì: "stupiti dalle parole di Gianfreda"
Apprendiamo con non poco stupore le dichiarazioni dell’esponente di Rifondazione Comunista Luigi Gianfreda che invece di sostenere “come da tradizione” del suo partito, le giuste rivendicazioni dei sindacati e dei lavoratori della STP, si affanna, con atteggiamenti che in passato lo stesso avrebbe definito da “servo del padrone” a difendere tout cour gli amministratori della società. Poco ci manca che lo stesso decida di incatenarsi ai cancelli della STP contro i lavoratori dell’azienda pur di difendere le poltrone di un consiglio di amministrazione che finora si è distinto esclusivamente per incapacità e gestione clientelare.
Ci saremmo aspettati la stessa solerzia per denunciare le esose parcelle elargite ad un consulente esterno barese per redigere due capitolati per gare che hanno visto l’intervento sanzionatorio dell’autorità di vigilanza sui lavori pubblici o per evitare scandali come le regalie di telefonini o, meglio ancora, per porre fine alla presenza equivoca di un consigliere di amministrazione dipendente della società che continua a rivestire il ruolo di controllore e controllato.
Sarebbe opportuno che lo stesso Gianfreda si domandasse se ad esempio con tali accordi non ci sia un primario esponente del suo partito che “rischia” di essere promosso sul campo da bigliettaio ad addetto all’esercizio con la nota logica degli accordi fatti su misura.
A ciò si aggiunga la notizia di queste ultime ore di varie dimissioni di alcuni esponenti della FILT-CGIL dalla propria sigla sindacale.
Auguriamo al Gianfreda una conversione sulla via di Damasco che lo porti a sostenere lo sciopero indetto dai lavoratori il 19 p.v. evitando al suo partito una deriva borghese, per usare le sue parole, che oramai è sempre più manifesta.
Maurizio Friolo – capogruppo AN provincia BR
Nicola ciracì – capogruppo FI provincia BR