Brindisi, 27/02/2004
Medicina Democratica: l'ARPA pubblichi i dati sulle caratterizzazioni
Abbiamo appreso in questi giorni dalla stampa che le attività di caratterizzazione dell’area ad alto rischio di crisi ambientale sarebbero per alcuni imprenditori un ostacolo alla reindustrializzazione ed anche inutili a causa della negatività dei risultati ottenuti dalle analisi del suolo e delle falde. Sembrerebbe, quindi, che il sottosuolo sia inquinato solo laddove insiste il petrolchimico mentre al di fuori del suo perimetro tutto sarebbe nella norma.
L’anali del suolo e delle falde è un problema che riguarda non solo la reindustrializzazione ma la qualità dell’ambiente e soprattutto la salute della popolazione.
Per questo Medicina Democratica chiede che siano resi pubblici dall’ARPA i risultati delle indagini condotte sinora su suolo e falde, indicando anche in quale area e con che distanze sono state condotte dagli interessati le caratterizzazioni, dentro e fuori il petrolchimico.
Non dimentichiamo che i dati epidemiologici forniti sinora da istituti indipendenti, finanche governativi (ISPESL, Istituto Superiore Sanità, Organizzazione Mondiale della Sanità) sulla realtà brindisina, confermano un eccesso di mortalità per diversi tipi di tumori e che studi condotti in realtà analoghe intorno a petrolchimici e ad attività di incenerimento di rifiuti (Mantova) confermano imponenti eccessi di tumori causati da diossine. Sarebbe quindi il caso che si misurassero le diossine nei terreni e nelle falde circostanti l’area del petrolchimico e dell’inceneritore di rifiuti industriali del SISRI ove ciò non fosse già stato effettuato.
Appare anche urgente che la AUSL effettui una indagine epidemiologica sulla incidenza dei sarcomi delle parti molli intorno a questi impianti.
COMUNICATO STAMPA MEDICINA DEMOCRATICA
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