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Brindisi, Workshop Ambiente: presenti Vendola e Losappio



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Brindisi, 20/07/2007

Workshop Ambiente: presenti Vendola e Losappio

“Il convegno di oggi ci offre un’occasione per fare un rendiconto aspro e veritiero su quello che sta accadendo sul nostro pianeta”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo al convegno nazionale sui cambiamenti climatici organizzato dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con la Regione Puglia, in corso per tutta la giornata di oggi presso il Teatro Comunale di Brindisi.
“Non possiamo più rinviare questi problemi”, ha proseguito Vendola “anche perché non esiste una risposta salvifica a queste questioni. La salvezza passa attraverso l’assunzione di una grande responsabilità da parte di tutti”.
Secondo il Presidente della Regione Puglia “l’industria, in questi anni, da un lato ha permesso una crescita del territorio, ma dall’altro ha rappresentato per il Mezzogiorno un vero e proprio stupro, portandosi dietro i segni cancerosi di un industrialismo senza qualità che ha violentato cielo, mare e terra”.
Oggi, secondo Vendola, occorre chiedere all’industria di investire senza trucchi sulle energie alternative, “perché, qui in Puglia, c’è un’industria che non è mai partita: ed è l’industria della bellezza e della qualità della vita. Occorre uscire fuori dalla dittatura del petrolio e del carbone per entrare nell’epoca del sole e del vento”.

L’Assessore all’Ecologia Michele Losappio si è soffermato sull’importanza della sede prescelta per questo convegno. “Abbiamo voluto fare questo convegno a Brindisi – ha spiegato l’assessore – per tante ragioni che riguardano la storia travagliata di questa città, martoriata da un certo modello di sviluppo che oggi non è più sostenibile”. “Noi – ha proseguito Losappio – non vogliamo chiudere le industrie, vogliamo operare affinché venga garantito un maggiore equilibrio con le esigenze di salute dei cittadini”.
Anche l’Assessore Lomelo, presente al convegno, ha sottolineato “l’impegno della Giunta a concorrere, attraverso l’azione legislativa e la pianificazione, ad un cambio di rotta in materia di politiche ambientali, che fino a due anni fa erano completamente derubricate dall’agenda della Regione Puglia”.
Tuttavia le buone notizie non mancano. I dati riportati nell’Inventario Nazionale Emissioni Gas Serra 1990-2005 presentati oggi a Brindisi indicano un inizio di cambio di rotta. Dopo quindici anni di continuo aumento, in controtendenza rispetto al resto d’Europa, le stime preliminari relative al 2006 vedono finalmente in Italia una riduzione delle emissioni rispetto all’anno precedente. Il totale delle emissioni italiane diminuirebbe quindi complessivamente dell’1,5 % anche se con andamenti contrastanti nei diversi settori. Queste stime risentono soprattutto dell’andamento nel settore civile, cioè il riscaldamento e il raffreddamento delle case, in cui le emissioni diminuiscono del 18%, sicuramente anche grazie all’inverno caldo e all’estate mite dello scorso anno.
Continua il trend positivo dell’agricoltura dove c’è un calo di emissioni dell’1,5% da un anno all’altro, il contributo dei trasporti è sostanzialemte stazionario (cresce il numero delle auto, ma diminuisce il loro uso grazie alle politiche cittadine sul traffico). A guadagnare la maglia nera del contributo ai gas serra sarebbe invece il settore della produzione di energia: le centrali elettriche italiane, a causa del maggiore ricorso al carbone e all’aumento di produzione di kilowattora “made in Italy” fanno aumentare le emissioni italiane di quasi il 5% nel 2006 rispetto al 2005.
Diminuiscono invece le emissioni nel settore agricolo, che rappresentano il 6,4% del totale. Rispetto ai livelli del 1990, si registra infatti un calo dell’8,3%, soprattutto per quanto riguarda le emissioni da fermentazione enterica (-11%) e quelle che derivano dalle deiezioni animali (-7,4%), quest’ultima dovuta alla diminuzione nel numero di capi allevati.

COMUNICATO SERVIZIO STAMPA GIUNTA REGIONALE PUGLIESE


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