Mesagne, 28/07/2007
A Sinistra sulla situazione politico-aministrativa
Lo svolgimento del Consiglio comunale di insediamento, i primi atti amministrativi della nuova Giunta e la pletora di dichiarazioni pubbliche rese dagli opposti schieramenti danno il senso di una situazione ancora largamente confusa che acuisce la contrapposizione politica, inasprisce i toni del confronto fra le parti segnando nei fatti l’apertura di una nuova fase elettorale, se mai si fosse conclusa la prima. Questo, dato oggettivamente rilevato da tutti, rende evidente che non vi è alternativa possibile alle elezioni anticipate per sanare l’anomalia istituzionale che si è determinata col voto di maggio che resta la ragione vera della ingovernabilità.
Il Sindaco Incalza ed i partiti della sua coalizione sanno bene che non si governa una città senza o contro il Consiglio comunale ma di questa consapevolezza non vogliono assolutamente farsi carico anzi, per affermare il primato del governo, fanno di tutto per scaricare sul Consiglio e segnatamente sulla maggioranza di centrosinistra la responsabilità della ingovernabilità. L’obiettivo evidente, anche se non dichiarato, è quello di precostituire al Sindaco e alla sua Giunta una sorta di via di fuga lungo il sentiero del “martirio” che gli consenta di mantenere intatta quell’aurea di agnello sacrificale del cambiamento che si è fin qui (gratuitamente) guadagnato.
Il centrosinistra, per contro, attraverso una campagna forsennata di opposizione ad oltranza sembra voler accreditare nell’opinione pubblica l’idea che questo sia un governo usurpatore in quanto non corrispondente alla collocazione politica della maggioranza degli elettori e che per questo deve cadere il più presto possibile. La puntigliosa e talvolta irriverente ostilità nei confronti del Sindaco e del suo governo, anche se per certi aspetti giustificata, sta paradossalmente alimentando il teorema del martirio e finirà secondo noi per arrecar danno.
Siamo dunque al gioco delle parti, alla ricerca del miglior posizionamento ai blocchi di partenza in vista dell’appuntamento della primavera prossima; tutto ciò è assolutamente legittimo e al limite politicamente corretto, purché non si invochino il senso di responsabilità e gli interessi generali della città che con questa fase non c’entrano niente. Pertanto sia che lo scioglimento del Consiglio avvenga, come sarebbe lecito aspettarsi, per le dimissioni del Sindaco (assai improbabili) o per la mozione di sfiducia da parte della maggioranza dell’Assise comunale il risultato non cambia serve solo a capire in mano a chi, e per quanto tempo, resterà acceso il cerino dello scioglimento anticipato del Consiglio.
Il Movimento A Sinistra ritiene che in questa fase toni più pacati e forse un po’ di tempo potrebbero tornare utili al centrosinistra per meglio far comprendere alla opinione pubblica che questo centrodestra in fondo non è poi tanto buonista come sembra, non ha alcuna inclinazione alla mediazione e al dialogo, ha una scarsa cultura istituzionale e forse anche una mediocre capacità amministrativa.
Circa poi ai segnali di disgelo che sono copiosamente giunti dal centrosinistra nei nostri confronti noi riteniamo che siano l’espressione autentica di una rinnovata volontà di dialogo e li cogliamo positivamente come segno di una volontà reciproca di far ripartire i rapporti politici nel comune interesse di un area in cui tutti ci sentiamo di appartenere pur con diverse connotazioni. Tuttavia non possiamo che stigmatizzare come inopportune fughe in avanti rese da esponenti del locale centrosinistra in alcune dichiarazioni che darebbero questa partita come già giocata e risolta. Siamo costretti a precisare che finora fra le parti non vi è stato alcun incontro ufficiale e che su quelli che ci saranno è prudente non azzardare conclusioni giacché, come è noto, le posizioni politiche di partenza rimangono distanti e lievemente divergente è anche il giudizio sull’esito della legislatura in corso. E’ bene che questo percorso che ci apprestiamo ad aprire dia da subito un segno discontinuità rispetto al recente passato e questo può essere solo se concentriamo il nostro sforzo su obiettivi di grande contenuto politico.
Bisognerà ovviamente ripartire dalla presa d’atto consapevole degli errori reciprocamente commessi non per cercare responsabilità o inutili capri espiatori ma per non ricaderci più. Bisognerà ritornare a praticare la partecipazione per colmare quella gelida distanza che allontana la politica ed i partiti dalla gente mettendo in cantiere ogni iniziativa tesa a raggiungere tale obiettivo. Come pure occorre lavorare perché anche nella nostra città, come nel resto d’Italia, la nuova geografia politica del centrosinistra, tesa alla maggiore unitarietà possibile, sia resa visibile alla città. Noi crediamo che se queste indicazioni saranno accolte e ampliate ci attenderà un cammino faticoso ma esaltante che avrà il merito almeno di riportare al centro del dibattito in corso la Politica che finora ci pare essere la grande assente.
COMUNICATO STAMPA A SINISTRA
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