Rigassificatore, UE: "due mesi per recuperare gli obblighi della VIA"
Una nota dell’Assessore Regionale all’Ecologia Michele Losappio in merito al parere della Commissione Europea sull’iter di realizzazione del Rigassificatore di Brindisi.
“Il parere motivato della Commissione delle Comunità europee sul rigassificatore di Brindisi emesso il 19 luglio dalla Segreteria Generale rappresentata dal Dr. K. Von Kempis costringe l’Italia ed il suo governo ad intervenire entro due mesi con un provvedimento che recuperi gli obblighi stabiliti dalle Direttive CEE 85/337, 97/11 e 96/82 negli articoli e paragrafi indicati.
In sintesi la Commissione ritiene che l’Italia abbia violato le direttive “non avendo sottoposto a VIA il progetto del molo” e a “verifica di assoggettabilità a VIA i serbatoi di stoccaggio del gas” e “la cassa di colmata nella sua interezza” nonché per aver approvato il progetto “ che ricade nel campo di applicazione della direttiva Severo senza che fosse data alla popolazione la possibilità di esprimere il proprio parere”.
Come si vede le osservazioni della CE sono le stesse che il Governo Vendola ha più volte ribadito a base delle motivazioni del suo NO che oggi trova un ulteriore conforto nelle decisione europee.
A maggior ragione non si può sottacere al riguardo la miopia del precedente Governo Regionale e dei suoi esponenti di maggior rilievo che ancora pochi mesi fa polemizzavano con la nuova Regione pur di difendere l’impianto degli inglesi.
Cosa avranno oggi da dire gli on. Fitto e Vitali?
Spetta dunque al Governo Italiano rispondere con fatti ed atti alla richiesta europea nei tempi indicati. L’esito della Conferenza dei servizi dello scorso 28 maggio non potrà che agevolarlo nell’assunzione delle più giuste determinazioni.