Brindisi, 04/08/2007
Iaia (Dl): "poca attenzione verso il comparto agricolo"
Quanto accaduto nella seduta del Consiglio Comunale del 2 agosto u.s., evidenzia il poco interesse della maggior parte dei componenti del Consiglio Comunale nell’affrontare alcune serie problematiche, come quella presentatasi, con la discussione ed approvazione dell’ O.d.G. in merito alla calamità verificatasi nei giorni 22/23 ed in modo particolare il 24 luglio u.s.
Si è perso del tempo, ma più di qualcuno, intervenuto in merito, ha preferito rinviare ad altra data, o articolare con poesia il vero dramma che stanno vivendo gli agricoltori.
Molti dei consiglieri, sia di destra che di sinistra, per non procedere alla discussione dell’O.d.G., si sono trincerati dietro ad ipotetiche questioni procedurali, tra l’altro ampiamente superate dal Presidente del Consiglio che confermava la legittimità della richiesta pervenuta nei termini previsti dal regolamento.
Rimane, pertanto, il rammarico di avere colleghi amministratori della “città” di Brindisi, poco attenti, ad un settore come quello agricolo che non ha bisogno di faccie lavate, ma di impegni seri e concreti. Gli Enti superiori, Provincia, Regione e Ministero delle Politiche Agricole, preposti all’accoglimento degli “atti deliberativi” non di “solidarietà”, devono ben comprendere che non stiamo parlando di un popolo estraneo al nostro territorio, ma ci riferiamo agli agricoltori che, nel territorio brindisino rappresentano e costituiscono una grossa fascia di economia.
E’ pur vero che le competenze dell’Amministrazione Comunale sono poche, ma non si può sviare e rinviare, con banali argomentazioni, ad una futura seduta, il grave stato di crisi in cui versa il comparto agricolo; né si può pensare di discutere, nella stessa seduta, anche della questione ambientale di una parte del territorio di Brindisi, che riguarda sì il settore agricolo, ma che deve essere affrontato separatamente.
Anche se ci saremmo aspettati un contributo positivo (dagli interventi), l’Ente Comune altro che non può fare!, perché non prevedere l’esenzione dell’ICI per il 2008, per tutti coloro che sono regolarmente iscritti come coltivatori diretti o impreditori agricoli.
La mancata discussione ed approvazione dell’Ordine del Giorno, data l’urgenza e l’importanza, ( si è fatta promotrice di tale documento la Commissione Agricoltura della Camera di Commercio, che rappresenta, tra l’altro, tutte le organizzazioni professionali di categoria dell’agricoltura), dimostra la totale disattenzione verso un argomento come quello dell’agricoltura che riguarda, né la destra né la sinistra nello specifico, ma in generale, tutti, perché alla fine, il torto l’abbiamo fatto agli agricoltori, per quello che ci compete.
COMUNICATO STAMPA
Raffaele Iaia Capogruppo La Margherita
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