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Brindisi, Cerano: Errico commenta i dati forniti da Enel



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Brindisi, 24/08/2007

Cerano: Errico commenta i dati forniti da Enel

"La risposta fornita dall’ENEL Comunicazione alle dichiarazioni ed ai dati resi noti nel dibattito tenutosi a Campo di Mare lunedì 20 agosto rappresenta la solita strategia messa in atto attraverso l’interpretazione di numeri con il solo fine di nascondere il vero impatto che la Centrale Termoelettrica di Cerano produce sull’ambiente e la salute dei cittadini. Senza entrare nel merito in questa sede dell’efficienza
energetica dell’impianto di Cerano, cosa che faremo certamente presso il Ministero dello Sviluppo Economico in sede di valutazione dell’istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale, specie in rapporto agli impatti negativi prodotti dall’esercizio di un impianto non sufficientemente efficiente, come Ente preposto al controllo delle emissioni in atmosfera prodotte dalle centrali termoelettriche corre l’obbligo di ripristinare alcuni elementi oggettivi che servono a tutti per poter sviluppare qualsiasi analisi dello stato di fatto e di previsioni future più o meno di lungo termine.
Anche se con notevole ritardo, il Governo Italiano, con Legge n. 316 del 2004, nel recepire la Direttiva 2003/87/Ce che ha istituito il sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas ad effetto serra nella Comunità, ha emanato le prime disposizioni urgenti per l’applicazione della stessa direttiva. Nel primo Piano nazionale di assegnazione delle quote di anidride carbonica agli impianti industriali relativo all’anno 2005, al settore termoelettrico è stata assegnata una emissione complessiva di circa 130,40 milioni di tonnellate, sulla base della produzione registrata nell’anno 2004.
Relativamente all’anno 2004, per la centrale termoelettrica di Cerano, l’Enel ha dichiarato una produzione di anidride carbonica pari a circa 15,5 milioni di tonnellate che, rispetto alla produzione nazionale rappresenta circa il 12%.
Sono questi i dati che non possono essere confutati con nessun ragionamento.
Il voler far apparire la centrale in questione poco significativa rispetto alle emissioni di anidride carbonica prodotte globalmente da tutte le attività, quali traffico veicolare, riscaldamento, industria, ecc., non può rappresentare l’alibi per attutire le responsabilità derivanti dall’applicazione del Protocollo di Kjoto che, ad oggi, va applicato in via prioritaria agli impianti industriali maggiormente produttori di CO2. In merito al problema dello stato di inquinamento atmosferico registrato nell’area sud della provincia di Brindisi, in particolare nel centro abitato di Torchiarolo per la presenza di Polveri Sottili, la campagna di monitoraggio effettuata dall’Università di Lecce nel 2006 per conto della Provincia e successivamente ripetuta dall’ARPA di Brindisi per un breve periodo del 2007, oltre a registrare un elevato numero di superamenti rispetto a quelli stabiliti dalla legge, ed al fatto che per individuare con maggiore certezza la fonte inquinante, siano necessari ulteriori indagini di approfondimento, non viene esclusa alcuna possibilità che tale fenomeno sia da attribuire principalmente all’impianto di Cerano.
Rispetto alle tante verità con le quali l’ENEL ha voluto assicurare il territorio in questi ultimi anni, ultimamente si può registrare con moderata soddisfazione che, grazie alla pressante azione messa in atto dalla Provincia di Brindisi, sono state riconsiderate alcune questioni per dare soluzioni oggettivamente più accettabili come quella di realizzare sistemi chiusi per evitare la dispersione delle polveri provocate dalla movimentazione e stoccaggio del carbone e la realizzazione di un impianto di cristallizzazione per eliminare lo scarico a mare di sostanze pericolose.
Tutto questo ancora non basta, resta il nodo fondamentale della riduzione della enorme quantità di carbone che attualmente viene utilizzato per alimentare la centrale di Cerano, obbligo che oggi diventa ancora più improcrastinabile e obbligatorio per garantire il rispetto delle quote di C02 assegnate in attuazione del Protocollo di Kjoto."

Il Presidente Michele Errico
COMUNICATO STAMPA PROVINCIA DI BRINDISI


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