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Brindisi, Carbone, convenzioni, Uilcem:"ripartire dalle disponibilita' di ENEL"



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Brindisi, 30/08/2007

Carbone, convenzioni, Uilcem:"ripartire dalle disponibilita' di ENEL"

È diventato di moda rappresentare le problematiche del territorio, ergendosi a paladini della difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini, quando ormai una buona parte delle richieste dell'ex Comitato tecnico costituito dalle Istituzioni locali, regionali e dalle società elettriche sono state realizzate.

Per i nostri rappresentanti istituzionali è facile passare dalla pubblicità sulla bontà del carbone, all'ordinanza di sequestro dei terreni degli agricoltori, a ridosso del nastro trasportatore della centrale ENEL di Cerano, che non hanno niente a che fare con la politica del FAI DA TE da loro espressa dal momento in cui sono stati eletti.
Essi passano con disinvoltura da dichiarazioni entusiastiche nei confronti di una grande società quale è l'ENEL che, in occasione delle tante inaugurazioni effettuate a Brindisi partecipa ed interviene con disponibilità economiche, ad atti pubblici ostili che potrebbero causare, invece, l'allontanamento degli interessi e delle attenzioni che la stessa mantiene nel territorio brindisino.
A causa della loro politica ballerina sono riusciti nell'intento di far passare sotto silenzio qualsiasi altro fatto e circostanza drammatica che, purtroppo, è presente ed avviene in Puglia.

Ci riferiamo, e lo citiamo solo a titolo di esempio comprendendo le difficoltà in cui si trovano i colleghi tarantini, allo scempio ambientale, alla sicurezza ed alla salute dei lavoratori dell'Italsider di Taranto in cui si utilizza più carbone che a Brindisi.
Almeno, pur tra mille difficoltà sono riusciti ad incontrarsi con gli Enti locali e regionali sottoscrivendo alcuni accordi finalizzati al controllo delle attività produttive, monitorando le emissioni massiche in atmosfera
Certo, oggi i nostri amministratori saranno contenti. Credono di essere liberi di perseguire le scelte della razza brindisina fino a poco tempo fa “soccombente a disegni elaborati altrove a causa di uno stato di bisogno”.
A Brindisi, invece, il bisogno non c'è più. È magicamente scomparso!
I cittadini brindisini hanno la fortuna di avere un loro rappresentante che ”per la città coltiva un amore così profondo che lo ha indotto a giocare una partita audace”. Egli ha disinvoltamente liquidato le battaglie perse alla ricerca di nuove avventure.
Ma forse non è ancora chiaro che se l'ENEL riduce i suoi interessi industriali a Brindisi per spostarli altrove, questo significherà l'ulteriore, fatale tracollo economico della città e della provincia.
Cosa si può fare per evitarlo?

È necessario riportare al tavolo concertativo l'ENEL per discutere delle reali necessità del territorio. La prima: propore alla società elettrica l'acquisto del terreno bloccato dall'ordinanza del Sindaco per costruire un parco eolico. In questo modo si potrebbe mettere fine agli errori di valutazione politica fatti finora diminuendo, attraverso la produzione alternativa di energia elettrica, l'utilizzo del carbone con conseguente abbattimento delle emissioni in atmosfera di CO2. Alla fine avremo raggiunto l'obiettivo che da tempo tutti vogliono perseguire, ma che nessuno intende attuare.
Occorre, quindi, ripartire dalle disponibilità di ENEL contenute nel documento del 6 aprile 2006, che in parte ha colto l'interesse dei nostri Amministratori (vedi le dichiarazioni del presidente Errico riportate dalla stampa).
Perciò occorre continuare a dialogare con le Società elettriche che devono portare a termine gli impegni contenuti in quel documento.
Noi della UILCEM, da tempo, siamo impegnati a fornire il nostro contributo per indicare un percorso in grado di dare le giuste risposte ai problemi reali (vedi il caso del rigassificatore, valida alternativa alla produzione di energia elettrica).
Per altri è più facile, invece, l'azione di forza.
Nessuna disponibilità ad incontrarsi, anzi una sequenza di denunce fino a quando il “mostro” non sarà annientato e la battaglia, quella sbagliata, finalmente sarà vinta.
In questo modo nessun politico si assumerà alcuna responsabilità e continuerà ad esprimere la comoda, ma penalizzante politica del NO!
Senza nessun rischio e pericolo per sé, ma con danni incalcolabili per la provincia di Brindisi.

La Segreteria provinciale UILCEM Brindisi


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