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Brindisi, Rifiuti, WWF: "colpa dei cittadini e dell'impreparazione gestionale"



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Brindisi, 02/09/2007

Rifiuti, WWF: "colpa dei cittadini e dell'impreparazione gestionale"

L’attuale situazione della gestione dei rifiuti a Brindisi ha indubbiamente intrapreso una strada dove esistono due ostacoli che ormai sono l’uno la conseguenza dell’altro.
Il primo è l’assoluta mancanza di rispetto che noi stessi abbiamo non solo di Brindisi ma del territorio nel suo contesto. Le nostre violazioni le riscontriamo quotidianamente in tutti quei mulinelli di cartacce che il vento crea in ogni angolo di strada. Carte di ogni genere ad iniziare dall’odiosa ed invasiva posta pubblicitaria fino all’insignificante (ma poi mica tanto) cicca di sigaretta.
Non dimentichiamo poi i ricordini che gli amici a quattro zampe lasciano un po’ dappertutto e che i loro padroni a due zampe deliberatamente ignorano nonostante vi siano regole comunali ben precise.

Ancora più gravi e deleterie sono le innumerevoli discariche che circondano le periferie e che sono costituite dai più svariati materiali incluso eternit e batterie d’auto i cui acidi spesso si disperdono nel terreno.

In ultimo l’assurda situazione che si viene a creare ogni giovedì al quartiere Sant’Elia dopo che la tendopoli, paragonabile ai mitici accampamenti romani, sbaracca lasciando sulle strade e nelle aiuole circostanti un tappeto uniforme di ogni genere di materiale da imballaggio.

Tutte queste situazioni nascono da comportamenti che sono addebitabili solo ed esclusivamente a noi cittadini che per cultura non abbiamo maturato quel rispetto del territorio nella convinzione che il gesto dell’abbandono del rifiuto, qualunque esso sia, venga giustificato e mitigato dall’obbligo del servizio di nettezza urbana che ha l’impresa di turno. In questo caso l’Aspica.
Comportamenti che spesso vengono repressi quando andiamo a visitare altre realtà in cui la sensibilità dei suoi abitanti tocca direttamente le coscienze. Magari in un’ottica di raccolta differenziata.

Purtroppo noi non analizziamo un fattore fondamentale ovvero che più sporchiamo più l’azienda esecutrice del servizio rischia di essere inadempiente.

Ed ecco che giungiamo al secondo ostacolo ovvero l’impreparazione gestionale di una situazione come quella di Brindisi.

L’ abbinamento dei due “ostacoli” sta quindi creando una degenerazione di degrado assoluto in cui i cittadini e l’azienda esecutrice del servizio sono contestualmente complici e vittime.
Bene ha fatto l’amministrazione comunale nel promuovere il conferimento in determinati orari. Certamente un’impulso maggiore lo darebbe se riuscisse a regolamentare in modo più restrittivo la citata posta pubblicitaria.
Difatti essa rappresenta percentualmente il maggiore articolo che viene abbandonato per le strade.

Comunque i brindisini possono stare tranquilli. Prima o poi pioverà.

Fabio Protopapa
resp.WWF sez. di Brindisi

COMUNICATO STAMPA WWF SEZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI


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