Brindisi, 05/09/2007
Ferrarese: "lavorare insieme contro le distorsioni"
Il Presidente di Confindustria Brindisi e componente della Giunta Nazionale di Confindustria, Massimo Ferrarese, chiamato a discutere di racket e del giro di affari prodotto dall’estorsione nel corso della trasmissione “Omnibus” sulla rete La 7, ha ribadito la sua tesi sulla inopportunità di procedere alla espulsione da Confindustria dell’imprenditore che risultasse vittima di richieste estorsive.
Ferrarese ritiene, infatti, che la vittima dell’estorsione vada aiutata, consigliata e supportata dalla solidarietà di tutto il sistema imprenditoriale al fine di pervenire al superamento del problema e che l’espulsione, invece, dovrebbe essere effettuata verso quelle aziende che sono colluse con sistemi malavitosi. Ferrarese ha, però, ampliato il suo intervento, affermando che il provvedimento di espulsione da Confindustria debba essere effettuato anche nei confronti di associati che attuano distorsioni del mercato attraverso il pagamento di tangenti.
Vi invito - ha detto il Presidente Ferrarese rivolgendosi all’On. Michele Vietti, Vice Segretario Nazionale dell’UDC e all’On. Luciano Violante dell’Ulivo, componente della Commissione Affari Costituzionali, in rappresentanza della Politica tutta - ad avere comportamenti similari nei confronti di amministratori pubblici e politici che alimentano tali sistemi. “In questo modo, infatti - ha detto Ferrarese, nel corso del suo intervento – si altera il mercato e si verifica in economia che l’impresa “cattiva” caccia ed annienta
COMUNICATO STAMPA CONFINDUSTRIA BRINDISI
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