Brindisi, 07/09/2007
Associazioni: "le polemiche non risolvono i problemi di Brindisi"
I gravissimi problemi sul tappeto, che affliggono Brindisi da decenni, hanno visto nel recente periodo un massiccio coinvolgimento della cittadinanza in un ruolo particolarmente attivo e propositivo. Una partecipazione importante che ha fatto intravedere la reale possibilità che finalmente si potesse voltare pagina e quindi iniziare un nuovo ciclo che tenesse in debito conto le potenzialità e le prerogative di un territorio dotato di infrastrutture di qualità senza per questo fare tabula rasa del passato.
Mentre va portato avanti l’impegno già avviato per un diverso sviluppo, il rigassificatore prima e la riduzione dei quantitativi di carbone poi non sono certo le uniche problematiche, ma sono le questioni cardine che si aspetta vengano risolte secondo le aspettative comuni e gli impegni presi dalle forze politiche. Non ci illudiamo che tanto basti a considerare queste grandi questioni archiviate, anzi, coscienti delle esperienze passate le cui ferite bruciano ancora, sappiamo bene che la parola fine deve essere formalizzata con inoppugnabili atti amministrativi.
Brindisi aspetta che il suo porto riconquisti il traffico perduto e che possa acquisire un ruolo primario, con il potenziamento di servizi adeguati, nei nuovi scambi commerciali che il bacino del mediterraneo sta offrendo; il rilancio di un’agricoltura da sempre spina dorsale dell’economia locale che è in affanno in attesa di opere di modernizzazione in sintonia con le attuali richieste del mercato. Non di meno importanti sono le necessarie opere di bonifica di un territorio vittima di abusi passati affinché possa essere occasione di sviluppo ospitando insediamenti produttivi rispettosi, questa volta, dell’uomo e dell’ambiente.
Il futuro si costruisce rendendo certo il presente ed è sui cittadini, la politica e le istituzioni di oggi che grava tale responsabilità. Proprio per questo le difficoltà e le fibrillazioni che si manifestano nelle amministrazioni locali vanno responsabilmente superate e risolte. Brindisi e il suo territorio non hanno bisogno di polemiche e di prove di forza ma di un impegno solidale delle istituzioni fra loro e delle istituzioni coi cittadini all’insegna di un forte rilancio della partecipazione democratica.
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente
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