Francavilla F.na, 19/09/2007

Vitali (F.I.) sulla zona industriale


Da qualche tempo a questa parte, quando maggiore è il sentimento contro la politica, ecco che l’antipolitica, molto in voga in questo periodo, cerca di prendere il sopravvento.
Allora accade che il comico GRILLO attacca i partiti nazionali, quelli di centrosinistra compresi; il presidente ERRICO delegittima il centrosinistra provinciale; altri personaggi, in cerca d’autore, sparano a zero su parlamentari ed amministrazioni locali per distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica dagli affari che cercano di portare avanti; magari nel settore ambientale o energetico.
Il dramma è che alcuni, in buona fede o per superficialità, cadono nella trappola facendo sponda a costoro.

Tirato, ancora una volta, per i capelli sulle problematiche della zona industriale di Francavilla Fontana ed augurandomi che si possa parlare in prosieguo anche di altro a 360 gradi, intendo precisare alcuni concetti. Ero, sono e sarò a sostegno dell’impresa da chiunque venga intrapresa perché la ritengo fondamentale per dare risposte occupazionali e rilanciare l’economia. Ma di quell’impresa che non si arrocca su rendite di posizione; che non cerca di condizionare la politica ma che con la stessa abbia una interlocuzione chiara e corretta; che pretenda i suoi diritti dopo aver adempiuto ai suoi doveri; che non baci la mano a nessuno ma che non cerchi subdolamente di farsela baciare da altri. In buona sostanza, di quell’impresa che rispetta le regole del giuoco e che non interferisca, inquinandola, nella politica.

Per le vicende della città degli Imperiali, la mia posizione è esattamente quella espressa con inequivocabile chiarezza dal consigliere comunale Antonio MAGRI’ (F.I.) che è anche importante attore della locale zona industriale.

Non voglio, però, sottrarmi da alcune risposte che chiariscano i termini della questione. Il Consorzio P.I.P. di Francavilla si duole, in buona sostanza, di due cose: l’aver avviato l’urbanizzazione di una seconda zona artigianale (e non industriale) senza terminare la prima; in secondo luogo di non vedere interventi incisivi da parte dell’amministrazione locale per l’area di via Grottaglie. La prima doglianza è infondata e chi continua a sostenerla o è in mala fede o non ha capito nulla. La zona artigianale di via San Vito, da me fortemente auspicata e sostenuta, non ha nulla a che vedere con la zona P.I.P. e non è con la stessa in competizione.
Infatti, le risorse che colà si stanno spendendo sono frutto di finanziamenti comunitari che mai e poi mai si sarebbero potuti destinare altrove.

La seconda doglianza, al di là dei toni e dei modi con cui è stata sollevata, è reale. Ma pensavo che, dopo il gioco estivo dei diarchi (quello che va bene è merito di tutti quello che va male è colpa dei parlamentari), si fosse capito che a Francavilla Fontana, come altrove, c’è un sindaco ed una giunta e che è arrivato il momento di attribuire a loro meriti e demeriti dell’azione amministrativa visto che è stato detto e dimostrato che i parlamentari non condizionano né l’uno né l’altra ma, al massimo, cercano di collaborare.

Potrei dire, per concludere, che da sei anni a questa parte la delega alla zona industriale di Francavilla Fontana è stata tenuta prima dal vice sindaco MARTINA (AN) e per ultimo direttamente dal sindaco MARINOTTI. Ma voglio, invece, da un lato assumermi la quota parte della responsabilità politica dell’inadempienza e dall’altro assicurare il consorzio P.I.P. che il capo delegazione di F.I. in giunta ha comunicato al sindaco che, in difetto di risoluzione in 15 giorni dei problemi relativi ai collaudi in Z.I., alla redazione del bando per l’alienazione degli immobili comunali (dalla quale è prevista la somma di 1.000.000,00 di euro a favore della Z.I.), della convocazione del Consiglio Comunale per il regolamento degli espropri nella citata zona e del ripristino dell’illuminazione, Forza Italia aprirà una verifica politica.

Se posso, però, vorrei anch’io sommessamente chiedere qualcosa al consorzio: quali e quante risorse è stato in grado di attirare per gli associati dagli ingenti finanziamenti comunitari e nazionali in questi anni? Quante e quali occasioni per migliorare la professionalità e le tecnologie degli industriali francavillesi è stato capace di creare dalla sua costituzione ad oggi?

Tutto il resto è sterile ed inutile polemica.

On. Luigi VITALI