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Mesagne, Parco Eolico Sant'Antonio: l'opinione di Mesagne Incalza



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Mesagne, 27/09/2007

Parco Eolico Sant'Antonio: l'opinione di Mesagne Incalza

PARCO EOLICO SAN ANTONIO
Ovvero: quando la trasparenza se ne va col vento

Premesso che l'energia da fonti rinnovabili e la realizzazione di impianti di produzione locale sono indispensabili per il rilancio del nostro territorio, ci lascia tuttavia perplessi e sorpresi la questione relativa al possibile insediamento del Parco Eolico denominato “San Antonio” , la cui realizzazione è oggi in capo alla ditta TISOL Srl.
Ci lascia interdetti il fatto che nessuno dei componenti dell’amministrazione Incalza (ne' lo stesso sindaco) erano stati informati di una così importante opera e della relativa richiesta di realizzazione.
Solo in data 12 settembre 2007, infatti, tutti abbiamo appreso- attraverso l’avviso pubblico sul sito istituzionale di Mesagne- della richiesta inoltrata in data 5 aprile 2007 dalla TISOL srl all’Assessorato Ambiente ed Ecologia per la realizzazione di un Parco Eolico; richiesta corredata dal progetto e dalla nota inviata alla Regione Puglia per l’attivazione della procedura di Valutazione Impatto Ambientale.
La data di protocollo della richiesta è significativa, poiché precede di appena 24 ore quella del 6 aprile 2007, giorno in cui entra effettivamente in vigore ed in maniera definitiva il “Regolamento per la realizzazione di impianti eolici nella Regione Puglia”.

L'art. 14 del suddetto regolamento ( vedasi il Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 128 del 6/10/2006 ) recita che decorso il tempo massimo di 180 giorni dalla pubblicazione del regolamento stesso si potranno sì realizzare impianti eolici, ma solo se le Amministrazioni Comunali saranno dotate dei cosiddetti Piani Regolatori Impianti Eolici (PRIE). La scadenza è, guardacaso, il 6 aprile 2007
Precisiamo inoltre che i PRIE, secondo la norma ragionale, possono essere redatti dalle Amministrazioni Comunali in forma singola o associata tra comuni confinanti (PRIE intercomunali). E inutile sottolineare che le forme associative sono tendenzialmente più vantaggiose per ovvi motivi di coordinamento territoriale.

Fatta questa doverosa premessa , non si possono tacere due gravissime inefficienze .

Primo: l’incapacità della amministrazione Sconosciuto -nella figura dell’assessorato all’Ambiente gestito dal dr. Indolfi - nel rispettare le norme prescritte dalla regione Puglia e redigere tempestivamente un proprio PRIE, importantissimo nel definire le regole di realizzazione ed insediamento di Parchi Eolici a Mesagne.
Oltre a non aver elaborato un proprio Piano Regolatore, l'amministrazione Sconosciuto ha peraltro rigettato con una delibera di giunta ed una relazione tecnica del dirigente ingegner D’Adorante, ( quanto mai vaga e priva di vero fondamento tecnico) un precedente progetto presentato dalla GREENCO Srl, che aveva anch’essa attivato l’iter in regione Puglia per la Valutazione di Impatto Ambientale.
Tale parco prevedeva l’insediamento su tre comuni: Brindisi, Mesagne e San Donaci. Brindisi aveva già rilasciato parere favorevole, San Donaci era vincolato al parere di Mesagne.

Secondo: è inammissibile la grave mancanza del dirigente menzionato nel non mettere a conoscenza del progetto TISOL ( ripetiamo, presentato in extremis) nessun esponente dell’amministrazione Incalza.

Ricordiamo che il progetto politico Incalza aveva tra le sue priorità sia la stesura del PRIE, sia l'incentivazione a tutte le altre forme di produzione di energia rinnovabile.

Ora il progetto presentato sul filo di lana dalla TISOL Srl farà il suo corso in Regione - come previsto dalla Legge regionale 11/2001- ma ci aspettiamo che il Commissario Prefettizio ponga la massima attenzione nell'esame di questa pratica, verificando quali garanzie tale azienda saprà fornire in caso di realizzazione dell’impianto, e controllare se nei confronti di TISOL srl siano stati applicati gli stessi severi criteri di giudizio adottati nei confronti della GREENCO, la quale era ampiamente avanti con i lavori avendo già sottoscritto con diversi proprietari un accordo preliminare per l’affitto dei terreni.
L'accordo adesso è forzosamente sospeso, con grave nocumento per i proprietari stessi.

In forza di questa ricostruzione dei fatti chiediamo al commissario ed alle autorità preposte di vigilare attentamente per la massima tutela e valorizzazione del nostro territorio.

COMUNICATO STAMPA MOVIMENTO MESAGNE INCALZA


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