Brindisi, 28/09/2007
Scarsa frequentazione bus urbani: la STP risponde a Bruno
Condividiamo pienamente le affermazioni dell’Assessore Bruno in ordine alla scarsa frequentazione dei bus urbani e, di conseguenza, sulla necessità di accorciare i tempi di percorrenza al fine di aumentare l’attrattività del servizio.
Ma come ha affermato lo stesso assessore Bruno è il Comune di Brindisi “l’unico sovrano titolare della concessione del servizio pubblico urbano” cui spetta la programmazione del servizio. La STP ne è solo il materiale gestore cui compete la organizzazione esecutiva nel rendere la disponibilità di uomini e mezzi. Questi operano su un sistema di linee i cui percorsi, orari e frequenze sono fissati in apposito programma predisposto dallo stesso Comune e sulla cui base nel 2004 fu espletata regolare gara di appalto.
Nello specifico, ci permettiamo rilevare che la lamentata contrazione di traffico presenta per il servizio urbano del capoluogo ben altre motivazioni. Prima fra tutte l’adozione di una serie di modifiche nella organizzazione del traffico non sempre congruenti tra loro, operate nel corso di questi ultimi anni e cui il servizio si è dovuto adeguare con veri e propri stravolgimenti sia in termini di orari che di percorsi. Ciò ha causato disorientamento e conseguente disaffezione da parte della clientela. Basterebbe riferirsi alla serie di infinite modifiche operate nell’assegnazione del capolinea che hanno via via consolidato il definitivo allontanamento dalla zona più centrale della città con ulteriore perdita della clientela.
Un assetto viario poi, ci permettiamo di osservare, la cui impostazione strutturale delle più importanti intersezioni stradali, regolate da impianti semaforici obsoleti, è rimasta ferma alla originale impostazione anni ’60, senza che sia stata realizzata una sola rotatoria in grado di fluidificare il traffico lungo le direttrici di più elevata frequentazione.
Occorre perciò, a nostro avviso, ripartire da un unico progetto organico della mobilità urbana del quale la rete del servizio pubblico deve costituirne la componente portante capace di integrarne le varie modalità, a tener conto che nel settore della mobilità urbana si è purtroppo assistito all’adozione di tante attività e/o iniziative complessivamente slegate tra loro sia sul piano progettuale che su quello gestionale. Servizi di linea (sia interurbani che suburbani ed urbani); piani della sosta (sia a raso che in struttura); motobarca; Ecobach; collegamenti con aeroporto e terminali portuali; ecc… non possono continuare ad essere tutti pezzi staccati e talvolta in concorrenza tra loro, ma devono entrare a far parte di un unico piano-programma che tra l’altro deve anche prevederne una forte integrazione sia sul piano della fruibilità che sotto il profilo tariffario.
Non possiamo infine qui sottacere che, per le condizioni di complessiva stagnazione in cui oggi si presenta la Città capoluogo, il vero problema da risolvere non possa essere semplicisticamente ridotto a quello di recuperare parte di quella quota di traffico persa sul servizio urbano, ma quello ben più difficile e di gran lunga più importante di creare le condizioni per rivitalizzare complessivamente il territorio. Se il sistema Città capoluogo e il suo hinterland saranno capaci di proporsi per la realizzazione di un tale progetto, ebbene questa Società è pronta a fare la propria parte e l’auspicato incremento dei passeggeri ne sarà una naturale conseguenza.
Siamo pronti, pertanto, ad avviare un sereno e franco confronto con l’Amministrazione Comunale per inquadrare un rinnovato e complessivo modello di mobilità la cui caratteristica prima sia la “sostenibilità” e la cui definizione non potrà prescindere da puntuali valutazioni in termini di costi/benefici, per evitare che il tutto risulti mera esercitazione accademica o, ancor peggio, che le dichiarazioni programmatiche restino futili proclami.
COMUNICATO STAMPA STP BRINDISI S.P.A.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
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