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Roma, Base Usaf: discussione in Senato



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Roma, 17/03/2004

Base Usaf: discussione in Senato

In commissione difesa è stata discusso il disegno di Legge della sen. STANISCI. In merito all’Istituzione di un Centro internazionale di educazione alla pace all’interno della ex Base Usaf di san Vito dei Normanni.
Quell’insediamento, costruito in base ad un accordo stipulato nel 1954 tra Italia e Stati Uniti di America su 180 ettari di terreno tra Brindisi e San Vito dei Normanni, ha rappresentato, per tutti i cittadini della Provincia di Brindisi, il simbolo dei rapporti corretti tra Italia e USA, oltre che dei legami intensi, sia affettivi sia economici, tra italiani e statunitensi. Di seguito il resoconto della discussione in commissione.
Il relatore senatore ZORZOLI ha osservato che “il disegno di legge n. 1649 si propone il meritorio scopo di istituire un centro internazionale di educazione alla pace, con lo scopo di formare operatori ed operatrici di pace.”
”Infatti, l'educazione alla pace può essere considerata parte integrante dell'educazione interculturale, poiché il rispetto reciproco, la tolleranza la convivenza costituiscono la base su cui entrambe le prospettive, il mantenimento della pace e lo sviluppo di una sensibilità interculturale, si fondano e si autoalimentano, tenendo conto, peraltro, che in molti Paesi, già da alcuni decenni, sono stati creati istituti di ricerca per la pace, pubblicamente finanziati ed in grado di compiere analisi scientifiche ed accurate delle complesse problematiche legate alla politica di prevenzione dei conflitti, la cui attività ha consentito di ampliare notevolmente la conoscenza dei meccanismi e dei fattori che permettono la costituzione di ordini di pace.”
”L'opera di questi centri” ha proseguito il sen. ZORZOLI “si pone quindi in linea con quanto auspicato sia nel 1992 dall'allora segretario generale dell'Onu Boutros Ghali nella cosiddetta "Agenda per la pace" (nel quale, alla fine, si sottolineava chiaramente che il più importante successo della diplomazia internazionale consiste nell'attenuazione ovvero nell'eliminazione delle tensioni esistenti prima che sfocino in conflitti armati), sia dall'attuale segretario generale Kofi Annan, il quale ha sottolineato gli indubbi vantaggi, sia in termini di vite umane, sia in termini economici, di una politica di prevenzione delle guerre rispetto alle operazioni di intervento armate finalizzate al peace-keeping ovvero al peace-enforcing, come dimostrato dall'elevato costo per la comunità internazionale dei conflitti avvenuti nel corso degli anni '90: migliaia di vite umane e 230 miliardi di dollari.” Il relatore ha rilevato, inoltre, che, essendo considerata assolutamente essenziale dai rappresentanti della più alta organizzazione internazionale la costituzione di un sistema di preallarme fondato sulla raccolta di tutte le informazione atte a prevenire lo scoppio di focolai di guerra con personale adeguatamente specializzato, il disegno di legge all'esame della Commissione si propone di colmare quella che appare una spiacevole lacuna nell'ordinamento italiano, con la creazione di un centro volto alla formazione di personale militare e civile impegnato in missioni internazionali di pace e, generalmente, in attività e strutture volte al sostegno della pace.”
Il senatore Zorzoli ha proceduto, quindi, all’esame del Disegno di Legge. In particolare, l'articolo 1 individua come area ideale per le strutture del centro la ex base della United States Air Force di S. Vito dei Normanni, non distante dalla città di Brindisi. Tale luogo infatti “appare opportuno sia per la concreta disponibilità dell'area su cui insiste, sia in quanto la zona si presenta carica di significati in ordine alla ricerca della pace e del dialogo fra i popoli, considerato che, dal porto di Brindisi sono partiti in passato e partono tutt'ora numerosi convogli umanitari diretti a portare sollievo e conforto nelle più svariate zone di crisi del pianeta e che, sempre nella città di Brindisi è ubicata la base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite. Al contempo, l'articolo 2 definisce i compiti del Centro, tenuto ad organizzare corsi di formazione, collaborare con analoghi istituti di altri Paesi e bandire annualmente borse di studio per corsi di educazione alla pace.” ”L'articolo 3, ha proseguito il relatore, al primo comma, pone il Centro sotto la vigilanza del Ministero della difesa, disciplinandone al secondo comma la nomina del direttore che è effettuata dal Capo di Stato maggiore della difesa, su proposta dei Capi di Stato maggiore di Forza armata, mentre l'articolo 4 statuisce che il regolamento di attuazione, adottato con decreto del Ministero della difesa, dovrà essere emanato entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente proposta di legge. L'articolo 5, infine, dispone la copertura finanziaria determinandola in 3 milioni di euro. Il sen. Zorzoli ha concluso ricordando quanto sancito nel primo paragrafo della Costituzione dell'Unesco, firmata a Londra nel 1945, a suo avviso “ ancora straordinariamente attuale, nel quale si specificava che, nascendo le guerre nello spirito degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere poste le difese della pace; che la reciproca incomprensione dei popoli è sempre stata, nel corso della storia, l'origine dei sospetti e della diffidenza tra le nazioni, per cui i dissensi hanno troppo spesso degenerato nella guerra; che il grande e terribile conflitto allora appena terminato, ovvero la II guerra mondiale, era stato generato dalla negazione dell'ideale democratico di dignità, d'uguaglianza e di rispetto della personalità umana e dalla volontà di sostituirgli, sfruttando l'ignoranza e i pregiudizi, il dogma delle diversità razziali ed umane e che la dignità dell'uomo esige la diffusione della cultura e l'educazione generale in un intento di giustizia, di libertà e di pace, per cui a tutte le nazioni incombono sacrosanti doveri da compiere in uno spirito di muta assistenza.”
Il senatore PASCARELLA (DS) ha sottolineato la caratteristica peculiare del disegno di legge iscritto all'ordine del giorno, volto ad istituire un centro di educazione alla pace nella vecchia struttura militare americana di S. Vito dei Normanni, contribuendo ad una particolare valorizzazione dell'area. “Infatti, appare particolarmente significativa” a suo avviso “ la trasformazione di una base aerea militare in un centro di sostegno volto alla formazione di operatori ed operatrici di pace. In ragione di ciò, sarebbe auspicabile una conclusione dell'iter del provvedimento in tempi relativamente brevi.”
E’ quindi intervenuto brevemente anche il senatore PELLICINI, esprimendo il proprio apprezzamento in ordine al provvedimento iscritto all'ordine del giorno.
La senatrice STANISCI, dopo avere espresso il più vivo apprezzamento in ordine alla relazione svolta dal senatore Zorzoli ed alle considerazioni svolte dagli intervenuti ha osservato che “nell'attuale momento storico l'approvazione del disegno di legge in titolo risulterebbe un atto assai importante e significativo, nonché una concreta testimonianza della vicinanza del Parlamento al personale italiano, militare e civile, impegnato per la conservazione ed il ripristino della pace.”
Il presidente PALOMBO, dopo aver manifestato la propria condivisione sui contenuti della relazione svolta dal senatore Zorzoli e dopo aver rilevato che la disponibilità al dialogo da parte di tutti i soggetti interlocutori rappresenta una premessa fondamentale per il mantenimento della pace nelle aree a rischio del pianeta, ha espresso “l'auspicio che dall'esame del disegno di legge iscritto all'ordine del giorno possano derivare soluzioni concrete volte a rendere più efficace e migliore l'operato del personale italiano impegnato sul delicato fronte del mantenimento della pace.”

OMUNICATO STAMPA DS BRINDISI

Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv


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