Brindisi, 18/03/2004
Allibo del carbone del porto: risponde il Governo
Il sottosegretario SOSPIRI ha risposto in commissione Difesa all’interrogazione della senatrice Stanisci, relativa all’allibo del carbone nel porto di Brindisi.
Il rappresentante del governo ha fatto sapere che “il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto ha riferito che, in data 26 gennaio 2004, la società Coeclerici logistic S.p.a. aveva avanzato un'istanza riguardante un progetto di allibo, mediante la motonave Caponoli dotata di propri mezzi per la discarica di navi carboniere di grosse dimensioni, nelle acque del circondario marittimo di Brindisi.”
”L'istanza, presentata alla Capitaneria di porto di Brindisi, precisava inoltre che il progetto era stato presentato per conto del ricevitore della merce nel porto in questione, cioè l'Enel S.p.a.. Conseguentemente, la Capitaneria di porto di Brindisi aveva proceduto alla convocazione, ai sensi dell'articolo 14 della legge 241 del 1990, di una conferenza dei servizi a carattere istruttorio il 24 febbraio 2004, estesa, tra gli altri, anche agli organi territorialmente competenti in materia di tutela ambientale. L'Enel S.p.a, che non partecipava alla suddetta conferenza, faceva però conoscere che con la società Coeclerici logistic non sussisteva ancora alcun accordo in merito al progetto di allibo, relativamente al quale si rimetteva alle valutazioni della prossima conferenza dei servizi.”
”Alla luce dei fatti” ha concluso il rappresentante del Governo “la Capitaneria di porto di Brindisi, in data 4 marzo 2004, ha provveduto a comunicare a tutti i soggetti coinvolti nella conferenza dei servizi l'interruzione del progetto amministrativo a causa del difetto di legittimazione attiva da parte della società istante Coeclerici logistic e della manifesta carenza di interesse da parte del ricevitore del carico (ovvero la società Enel S.p.a.), invitando le parti a chiarire i rapporti tra le stesse intercorrenti.”
La senatrice STANISCI ha replicato ponendo l'accento sulla particolarità della vicenda oggetto della sua interrogazione. Infatti mentre la società che ha richiesto specifica autorizzazione alle operazioni di allibo del carbone nel porto di Brindisi sostiene di agire per conto dell'Enel, la risposta fornita dal rappresentante del Governo escluderebbe invece tale eventualità.
La parlamentare brindisina ha osservato, quindi, che l'attività di scarico del carbone nel porto di Brindisi, alla quale potrebbe aggiungersi anche quella relativa all'importazione del gas “appare particolarmente dannosa per l'immagine e la vocazione turistica della struttura portuale, che andrebbe invece”, a suo avviso, “adeguatamente valorizzata da opportune e mirate politiche di sostegno.”
La sen. Stanisci ha concluso dichiarandosi parzialmente soddisfatta dei chiarimenti ricevuti.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA SEN. STANISCI
Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv
|