Brindisi, 09/10/2007

Licchello (Uil) chiede incontro con Vendola

Signor Presidente,
non avendo al momento la possibilità di incontrarLa per i Suoi innumerevoli impegni, Le scriviamo per richiamare la Sua attenzione sullo sfascio politico ed economico che è ormai radicato nella provincia di Brindisi.

La politica del NO! espressa dalla Istituzione provinciale e la politica demagogica esercitata dal Comune capoluogo, INSIEME, sono riusciti a distruggere quanto di interessante e positivo era stato costruito negli ultimi decenni intorno alle grandi infrastrutture presenti nella nostra città e nel territorio provinciale. Mi riferisco al porto, all'aeroporto, alle grandi industrie, al commercio (quello locale), al turismo, molto poco purtroppo per l'agricoltura. Oggi, Lei lo sa, questi settori sono in crisi totale.
A Brindisi c'è attenzione ed interesse solo per l'università e per il teatro Verdi: Si è parlato anche del progetto di Area Vasta, ma solo per ripartirsi i primi finanziamenti.
La UIL provinciale è convinta che Brindisi per le posizioni assunte è lontana dalla politica regionale e nazionale.
Lo dimostrano le tante occasioni di investimento perdute per rilanciare le grandi potenzialità infrastrutturali sopra indicate ed, aggiunte ad esse, le altre che riguardano il completamento del ciclo dei rifiuti, il dissalatore, le convenzioni, l'accordo quadro di programma sulla chimica, i progetti alternativi per produrre energia elettrica e sullo zuccherificio. Opportunità importanti per costruire e determinare lo sviluppo necesssario per rispondere ai problemi della fame, della disoccupazione, della sicurezza sociale e della felicità di quelle famiglie che vedrebbero i loro giovani fermarsi in terra di Brindisi. L'apatia, la lontananza ed il poco interesse per la nostra città e per la sua provincia sono stati dimostrati anche dai candidati alla poltrona di segretario del Partito Democratico.
Lei, Presidente, non può trascurare questi fatti ed ignorare che a Brindisi nulla accade. Deve assumersi la stessa responsabilità politica ed istituzionale che ha assunto per Taranto per i problemi riguardanti il dissesto finanziario, per quelli ambientali presenti nella città ionica indicando, insieme al Governo centrale, le soluzioni necessarie. A Brindisi si è realizzato il fallimento politico della classe dirigente che consideriamo molto più grave di quello economico.
La cittadinanza non può continuare a pagare gli errori commessi dalle istituzioni locali!
La UIL di Brindisi Le chiede ufficialmente di incontrarLa per discutere sulla possibilità di rioccupare i lavoratori ex DOW ed ex EVC, da anni in attesa del posto di lavoro perduto.
Riteniamo che siano presenti tutte le condizioni per ottenere questo risultato. Con l'occasione avremo la possibilità di esprimere direttamente il nostro parere sulle convenzioni, sulle nuove opportunità energetiche e su tutte le problematiche denunciate in questa lettera. Tra queste anche come è possibile recuperare il papocchio subito dagli agricoltori con l'ordinanza del Sindaco di Brindisi.
In attesa di Sue notizie.

Il Segretario Generale UIL Brindisi
Antonio Licchello