Brindisi, 18/10/2007

I Sindacati a Trenitalia: "implementare invece che sopprimere"

E’ di questi giorni la notizia che Trenitalia ha deciso di procedere ad una razionalizzazione del servizio di trasporto passeggeri dell’area ionico-salentina mediante la soppressione di alcuni treni a lunga percorrenza che collegano le provincie di Brindisi, Lecce e Taranto con Roma ed il Nord Italia.
Il nuovo orario ferroviario prevede la soppressione dei treni Eurostar Lecce-Roma (p.17.00 a 23.26), Roma-Lecce (p.7.30 a- l4,08) Taranto-Roma (p.6.l8-a.12.16), Roma-Taranto (p. 15.45 - a. 21.34) e prevede lo spostamento del terminale di corsa a Bari per altri collegamenti Intercity (Lecce-Bolzano. Bolzano-Lecce, Venezia-Lecce, Milano-Crotone via Bari-Taranto e viceversa).
In tal modo si priva il territorio Ionico salentino di questi importanti collegamenti.
A fronte della realizzazione del doppio binario e della elettrificazione della linea Bari-Lecce, ci si sarebbe aspettati che, con il nuovo orario che partirà da dicembre 2007, si sarebbe avuta una maggiore attenzione per questo territorio da parte di Trenitalia con il potenziamento e completamento di alcune tratte come, per esempio, quella relativa al collegamento con Venezia. Infatti, il treno IC 713 arrivando da Venezia giunge fino a Lecce ma il viaggio di ritorno, anziché iniziare dalla stazione di arrivo, parte da quella di Bari come IC 714 alle ore 05.07.
Pertanto, non solo chiediamo il ripristino dei collegamenti già esistenti ma una loro implementazione in considerazione della mole di investimenti realizzati per rendere efficiente la rete infrastrutturale pugliese e della sempre crescente necessità di snellimento del traffico stradale più inquinante e pericoloso.
Da ultimo siamo preoccupati che le soppressioni di detti collegamenti ferroviari possano rappresentare un primo passo verso la marginalizzazione del nostro territorio attraverso la realizzazione di fatto della stazione di testa a Bari.
Le scriventi OO.SS. chiedono anche un sollecito intervento da parte delle istituzioni locali e dei rappresentanti politici in quanto la soppressione dei collegamenti comporterà il concreto rischio di una ulteriore drastica riduzione dei livelli occupazionali, sia nel gruppo FS che nelle attività di supporto, in un territorio che vede nella disoccupazione una piaga insanabile.

COMUNICATO STAMPA SEGRETERIE PROVINCIALI FILT CGIL – FIT CISL – UIL TRASPORTI