Brindisi, 09/11/2007
Rigassificatore: Tomaselli (PD) risponde a Greco (Udc)
In relazione all’intervento dell’on. Greco (UDC) a sostegno del rigassificatore di Brindisi, devo sottolineare l’inconsistenza e la pretestuosità delle accuse rivolte al Governo nel merito di questa tormentata vicenda e, più in generale, in tema di energia.
Voglio, innanzitutto, ricordare che sono evidenti e largamente riconosciuti i risultati positivi ottenuti in questi mesi dall’azione autorevole del Ministro Bersani: il suo impegno, unitamente alle principali aziende italiane (Enel ed Eni), ha portato alla sottoscrizione di importanti accordi internazionali per il rafforzamento delle infrastrutture e delle forniture volte a mettere in sicurezza il paese nel campo dell’approvvigionamento energetico, nonché nell’avviare un processo di diversificazione delle fonti, con particolare riferimento al sostegno agli impianti di energia da fonti rinnovabili.
In relazione al rigassificatore di Brindisi, intendo richiamare l’iniziativa del Governo di centrosinistra ispirata sin dall’inizio del suo mandato, politicamente e giuridicamente, alla piena collaborazione con gli enti locali (Comune, Provincia, Regione), unanimemente impegnati per il diniego alla realizzazione di detto impianto.
La sospensione dell’autorizzazione alla Brindisi LNG è risultata essere un atto conseguente, anche in relazione alla procedura di infrazione promossa dalla Commissione Europea e formalizzata il 18.07.2007 nei confronti dell’Italia per la assenza del procedimento di Valutazione di Impatto ambientale nei confronti delle opere previste, nonché per non avere consultato la popolazione locale ai sensi della cosiddetta direttiva Seveso.
Ricorderò, infine, come la Regione Puglia abbia manifestato formalmente la disponibilità ad ospitare sul proprio territorio la realizzazione di un impianto di rigassificazione, purchè ciò avvenga nel pieno rispetto delle procedure di più ampia trasparenza, salvaguardia ambientale e coinvolgimento delle popolazione interessate.
Nessuna contraddizione, quindi, ma, anzi, la salvaguardia della imparzialità della pubblica amministrazione e l’esigenza ineliminabile di pieno e consapevole coinvolgimento delle comunità locali dinnanzi a impianti di tali natura. E nessuna figuraccia internazionale: se figuraccia c’è stata fu compiuta dal Governo Berlusconi che rilasciò il 21 gennaio 2003 una autorizzazione che si è rivelata inefficace ed illegittima.
Questi i fatti che nessuna pretestuosa polemica politica può oscurare e che i cittadini di Brindisi si augurano siano definitivamente alle spalle.
On. SALVATORE TOMASELLI
Deputato del Partito Democratico
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