Brindisi, 09/11/2007
80^ Provincia: seminario sul dipinto di Mario Prayer
Martedì 13 novembre p. v. alle ore 18.00 si terrà presso il salone di rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale la conferenza di Livia Semerari sul tema “Provincia Laboriosa. Mario Prayer e l’allegoria della Provincia di Brindisi”, incentrato sul dipinto che domina la parete frontale dello stesso salone.
La manifestazione, promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia e dagli “Amici dei Musei”, si inserisce fra le iniziative che celebrano l’80° Anniversario dell’istituzione della Provincia.
Mario Prayer esegue l’opera nel 1949, agli inizi della Presidenza del dottore Antonio Perrino, in una città che faticosamente ricomincia a vivere a pochi anni dalla fine del secondo conflitto mondiale.
L’artista elabora in una sintesi apprezzabilissima una meditata composizione che narra per simboli la bellezza e la storia della nostra Provincia, le attività umane radicate nelle tradizioni agricolo-marinare, le proiezioni ideali del domani, l’unità del giovane-antico territorio governata dalla saggezza della solenne figura femminile seduta al centro del dipinto, sotto la grande quercia che reca sui rami gli stemmi e i nomi dei venti Comuni.
Livia Semerari, docente di Storia dell’Arte Contemporanea nell’Università di Foggia, che ha indagato a lungo la figura e l’opera di Mario Prayer, sarà di guida all’interno del dipinto e dell’attività artistica del suo autore.
La studiosa è autrice di Aula Magna, volume in cui ha valorizzato il grande ciclo di affreschi con cui l’artista decorò nel 1924 la volta e il registro superiore delle pareti dell’Aula Magna dell’Ateneo di Bari.
Fra le tante immagini simboliche del ricchissimo e colto repertorio è individuabile la città di Brindisi, florida figura di ispirazione classica, con la fronte ornata di perle, un vascello fra le mani.
Nato a Torino nel 1887, Mario Prayer si forma, con il fratello Guido, nell’Accademia di Belle Arti di Venezia e con lui completa gli studi nell’Accademia di Lione.
Nel 1915 si trasferisce con la famiglia a Bari e qui inizia un percorso che lo porterà ad affermarsi in Puglia, (Bari, Foggia, Toritto, Ostuni ecc.), ma anche in Basilicata e a Roma, sia nella pittura monumentale, praticata in ambiti istituzionali, che nella decorazione di dimore private.
Muore a Roma nel 1959.
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