Brindisi, 12/11/2007
Enel: "terreni e prodotti agricoli non sono inquinati"
“I superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione dei metalli riscontrati nei terreni sono di origine assolutamente naturale, non riferibili alle attività condotte da Enel”.
Così si sintetizza l’analisi, commissionata da Enel alla società E.R.M. e condotta dall’Ing. Lorenzo Sacchetti congiuntamente al Prof. Giacomo Lorenzini, Fitopatologo dell’Università di Pisa, dal Prof. Pierluigi Giacomello, Chimico dell’Università di Roma e dal Prof. Luigi De Bellis, Fisiologo vegetale dell’Università del Salento.
Il risultato degli studi è stato comunicato oggi al Prefetto di Brindisi Mario Tafano, ad Enzo Russo Assessore Regionale all’Agricoltura, a Domenico Mennitti, Sindaco di Brindisi, a Michele Errico, Presidente della Provincia di Brindisi e ai rappresentanti degli agricoltori di Brindisi dalla delegazione Enel guidata da Massimo Bruno e Antonino Ascione.
Lo studio ha chiarito che la presenza dei metalli nei terreni vicini alla Centrale Termoelettrica “Federico II” di Enel è di origine naturale e compatibile con i valori di fondo dei suoli delle zone esterne e limitrofe all’intera zona interessata, oggetto di approfondite analisi.
I dati rilevati sono compatibili con il fondo ambientale della zona esaminata e di molte aree della Regione Puglia.
Anche le analisi sui frutti, quindi, hanno dimostrato che tali elementi non hanno alcuna rilevanza sul piano alimentare.
COMUNICATO STAMPA ENEL
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