Brindisi, 16/11/2007
Uds: il 17 gli studenti pugliesi in piazza
Il 17 novembre in piazza scenderanno migliaia di studenti pugliesi, e non per spirito di emulazione nei confronti di V-day di sorta. Il 17 è una data che ha un origine ben più lontana e con contenuti ben più dirompenti: è la giornata dei soggetti in formazione, dove prendono la parola tutte quelle persone che, non solo si stanno formando (dallo studente medio all’universitario, da chi segue corsi di apprendistato ai dottorandi), ma più in generale che acquisiscono informazioni e, rielaborandole, proseguono in un percorso di continua formazione.
Tale giornata è simbolica non solo per la data (il 17 novembre del 1939 centinaia di studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furono arrestati e uccisi dai nazisti) ma soprattutto perché scendono in piazza e prendono la parola migliaia di studenti, per richiedere che le politiche in materia di istruzione, formazione professionale, apprendistato e cultura siano messe al centro della discussione politica, e il libero accesso ai saperi, declinati in tutte le loro forme, sia visto dall’opinioni pubblica come unico serio investimento sul futuro, che da una prospettiva di medio-lungo termine al Paese. L’importanza di investire sulla formazione continua è palese in un paese in cui le mete prefissate dalla strategia di Lisbona (obiettivo strategico per l'Unione Europea al fine di sostenere l'occupazione e la coesione sociale nel contesto di un'economia basata sulla conoscenza) non sono ormai più raggiungibili se non in Emilia Romagna. Una richiesta di maggiori investimenti, dunque, sulla scuola, sull’università, su uno stato sociale in grado fornire ad ogni soggetto in formazione la possibilità di accedere a tutti i canali tipici (scuola , università, dottorandi, apprendistato, formazione professionale) ed atipici (libri, cinema, teatro, musica, dvd, eventi culturali, musei, concerti) del sapere.
La Regione Puglia, dal canto suo, deve ancora fornire delle risposte in merito.Infatti da anni, ormai, è lontana dal cogliere le necessità degli studenti delle scuole medie superiori e dal legittimarli come soggettività sociale a pieno titolo. Il “nuovo” corso dell’amministrazione regionale in materia di accesso libero ai saperi ha segnato delle discontinuità importanti; dalla fine delle vergogne sulla formazione professionale ad una nuova legge regionale per la riorganizzazione del sistema degli E.di.s.u. Ma per quanto riguarda gli studenti delle scuole medie superiori è stato fatto ben poco. Innanzitutto manca un quadro complessivo delle azioni della Regione per tali politiche, più predisposte a rispondere alle emergenze ma senza delineare un quadro chiaro di omogeneità delle azioni in tali politiche. E’ evidente che la divisione della materia in 3 assessorati in tal senso non aiutano. Tanto più sul diritto allo studio medio, si fa riferimento ad una legge regionale del 1980, e, per quanto riguarda l’erogazione delle borse di studio, ai buoni scuola (soldi alle scuole private) istituiti da Fitto. Le ultime azioni della Regione sono state incoraggianti ma non basta finanziare l’edilizia scolastica per 211 istituti, quando gli edifici in Puglia sono più di 1000, moltissime con serissimi problemi di sicurezza e salubrità dei locali e neppure lontanamente conformi alla legge 626/94. Bisogna dare spazio e creare, passo passo, quella puglia migliore tanto sventolata in campagna elettorale, ma che ad oggi non percepisce almeno sulle politiche degli studenti medi un reale cambiamento.
Per questo l’Unione degli Studenti (U.d.S.) Puglia richiede alla Regione Puglia:
Innanzi tutto un tavolo regionale sul diritto allo studio con l’assessore Lomelo, più volte o latitante o evasivo nelle risposte:
L’approvazione entro maggio di una nuova legge regionale sul diritto allo studio medio che abroghi quella dell’80 e il buono scuola alle private, e che fin da subito ci sia un piano di finanziamenti alla legge, che vada a costruire un welfare state studentesco che, ad oggi, in Puglia per gli studenti non c’è:
Entro la prossima finanziaria regionale il finanziamento di opere di ristrutturazione degli edifici e di costruzione di nuovi plessi per tutti gli istituti della regione. (intervento più che fattibile);
Prevedere nei progetti di modifica degli edifici o di costruzione tout court di nuovi plessi, auditorium e sale da destinare ad aule autogestite dagli studenti (già previste dal D.P.R. 567/96), per sportelli informativi sui loro diritti e dei doveri.
La creazione di una carta studenti regionale, già prevista in un nuova proposta di legge che deve ancora andare in giunta, che dia rilevanti sconti sull’acquisto di libri, biglietti per il teatro, per il cinema, per i musei e per eventi culturali nella regione;
Forti riduzioni per abbonamenti e titoli di viaggio per gli studenti pendolari, implementazione delle corse, secondo orari che rispondano alle esigenze di chi va a scuola;
Maggiore frequenza delle corse in caso di eventi culturali, concerti, mostre…
Obbiettivo dispersione 0: ridurre drasticamente con politiche serie la dispersione scolastica, non solo relegandoli a corsi di formazione professionale o a istituti tecnici o professionali, bensì organizzare tutta una serie di servizi che agevolano l’esigibilità del diritto allo studio (borse di studio, comodato d’uso dei libri di testo e sconti su titoli di viaggio e articoli cultuali in base al reddito, scuole aperte il pomeriggio e la sera, creazione di luoghi di aggregazione cittadini, fortemente culturali e che stimolino l’associazionismo)
Creazione di nuovi bandi destinati ad associazioni studentesche (e non cooperative) finalizzati alla creazione di nuovi centri servizi per gli studenti medi universitari e giovani lavoratori, dove si possa sperimentare nuove forme di mutualismo e di solidarietà.
Verso il 21 marzo: impegni seri e concreti contro il lavoro nero minorile e per rendere tabù la mafia nella nostra regione, nella nostra terra!
Per tutti questi motivi le Studentesse e gli Studenti pugliesi scendono in piazza, domani, 17 novembre, prendendo finalmente la parola e chiedendo alle istituzioni un reale coinvolgimento nelle individuazione delle azioni per rispondere alle problematiche che ogni giorno viviamo.
Infine, ricordiamo che gli studenti pugliesi scenderanno in piazza con Libera il 15 e 16 marzo nella giornata della memoria e dell’impegno, urlando che non vogliono più vedere altri Michele Fazio o Giorgio Palazzo, altri studenti e persone uccisi per mano della criminalità organizzata pugliese, quella tanto famigerata Sacra Corona Unita che la nostra terra ha fin troppo sopportato.
Gli studenti scenderanno in piazza in più di 20 città pugliesi: ecco l’elenco delle maggiori piazze:
Bari: corteo il 16 Novembre con concentramento in piazza Umberto ore 9:00
Foggia: corteo il 17 Novembre con concentramento in piazza Libanese ore 9:00
Lecce: corteo il 17 Novembre con concentramento a Porta Napoli ore 9:00
Brindisi: corteo il 17 Novembre con concentramento in P.zza Crispi ore 9:00
Barletta: corteo il 17 Novembre con concentramento davanti al Liceo Scientifico ore 9:00
Comunicato Stampa U.d.S. Puglia
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