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Brindisi, Enel: "cresce ancora l'attenzione alla Città di Brindisi"



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Brindisi, 19/11/2007

Enel: "cresce ancora l'attenzione alla Città di Brindisi"

Bari, 19 novembre 2007 - Un dono è pur sempre un dono. Ha il suo valore intrinseco ed è segno di stima e di attenzione ad una comunità, ad una città, a chi ne ha fatto richiesta.

Ad onor del vero, il Sindaco, il legale rappresentante di tutta la Città, il rappresentante di tutti i cittadini brindisini, a conclusione della solenne cerimonia per la riapertura al culto della Basilica Cattedrale dell’Arcidiocesi Brindisi-Ostuni, ha avuto la saggezza di leggere in maniera adeguata anche questo dono.
“Quella di questa sera è una inaugurazione importante. Il concetto espresso di ‘fabbrica della Cattedrale’, ben esprime il dinamismo di un cantiere, non perché non si pone mai fine ai lavori, ma perché sono gli obiettivi che si rinnovano sempre. Questi lavori esprimono la voglia di non arrendersi: Cattedrale e Teatro, opere recentemente restituite alla Città, esprimono il grande afflato e lo spirito identitario della Città. Non siamo in una competizione fra vecchio e nuovo, ma in una continuità fra antico e moderno. Non c’è contrapposizione, ma voglia di guardare avanti, legati alle proprie radici”.

Concludendo, il Sindaco ha detto: “La delusione è più veloce della fiducia. Per la mia Città auguro e voglio un’inversione di tendenza”. Il richiamo del Sindaco al ritorno alla Città di Brindisi di due importanti simboli – il Teatro e la Cattedrale – per i quali Enel non ha fatto mancare il suo concreto intervento, testimoniano il radicamento e la continua attenzione di questa Società per Azioni (e non più Ente nazionale sin dal 1992) anche alla crescita umana, civile, culturale e spirituale della Città.
La Città di Brindisi, quei doni, li ha già accettati perché li ha graditi.

Circa i terreni nei pressi del nastro trasportatore, Enel ribadisce quanto scientificamente dimostrato ai tavoli negoziali preposti, in Prefettura e presso l’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari, presenti Istituzioni e Associazioni degli Agricoltori.

“I terreni e i prodotti agricoli coltivati nei terreni lungo l’asse attrezzato non sono contaminati”. “La presenza di particelle di metalli riscontrate nei terreni sono di origine assolutamente naturale, non riferibile alle attività condotte da Enel”.

Questo il risultato di analisi commissionate da Enel alla società E.R.M. di Milano, e condotta dall’Ing. Lorenzo Sacchetti congiuntamente al Prof. Giacomo Lorenzini, Fitopatologo dell’Università di Pisa, dal Prof. Pierluigi Giacomello, Chimico dell’Università di Roma e dal Prof. Luigi De Bellis, Fisiologo vegetale dell’Università del Salento.

Lo studio ha chiarito che la presenza dei metalli nei terreni vicini alla Centrale Termoelettrica “Federico II” di Enel è di origine naturale e compatibile con i valori di fondo dei suoli delle zone esterne e limitrofe all’intera zona interessata, oggetto di approfondite analisi.
Enel ribadisce che i dati rilevati sono compatibili con il fondo ambientale della zona esaminata e di molte aree della Regione Puglia e che anche le analisi sui frutti, quindi, hanno dimostrato che tali elementi non hanno alcuna rilevanza sul piano alimentare.

Tutti gli Enti Locali e le Istituzioni, presenti ai tavoli negoziali, hanno riaffermato il carattere provvisorio e prudenziale di quell’ordinanza sindacale e la conseguente necessità di procedere ad accertamenti scientifici congiunti per la definizione delle caratteristiche dei terreni stessi e della eventuale loro incidenza sulla linea alimentare.

Tale percorso diventa necessario anche alla luce di quanto formalmente comunicato dal CRA (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura) che ha definito il Rapporto Sviluppo Italia sulla caratterizzazione ambientale della zona agricola del sito nazionale di Brindisi (L. 426/98) “sicuramente imponente, ma altrettanto non significativo ai fini della valutazione dell’inquinamento di un suolo agricolo”.

E’ evidente, ora, che è a carico delle pubbliche Istituzioni l’incombenza della ricerca di adeguate forme di “ristoro” per gli agricoltori, rispetto all’emergenza venutasi a determinare e che ha visto Enel e proprietari dei terreni, insieme, penalizzati dalla vicenda.
Chi ben conosce il merito degli incontri su richiamati sa perfettamente che Enel non ha assunto alcuna “pregiudiziale difesa” sull’intera vicenda, ma forte delle proprie analisi, pur avendo presentato ricorso al TAR avverso quella ordinanza, non si sottrae all’idea di pensare forme di sinergie da contrattare con quegli agricoltori sui quali, ora, si concentrano anche speculazioni irrazionali con affermazioni spregiudicate e non documentate.

COMUNICATO STAMPA ENEL

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