Brindisi, 21/11/2007
Convenzioni, CISL: la riduzione del carbone ha conseguenze economiche negative
È incredibile la facilità con cui nel nostro territorio, soprattutto in questi ultimi tempi, ci sia una sorta di rincorsa a fissare “paletti” rispetto alle quantità di carbone da movimentare e conseguentemente della produzione.
Sulla base di quali criteri si fissano tali paletti? Perché si chiede la riduzione di X e non di Y quantità? Quali sono le motivazioni tecnico economiche alla base di tali numeri?
È inconcepibile che si possano improvvisare, senza competenza alcuna, solo numeri e percentuali, non tenendo conto delle conseguenze che da questi ne potrebbero derivare, dal punto di vista economico e sociale, in un territorio dove si continuano a dismettere attività produttive.
E’ possibile che nessuno si stia preoccupando del fatto che, con la riduzione del carbone e della conseguente attività produttiva, ci siano una serie di soggetti che ne avrebbero conseguenze negative dirette?
Si pensi alle decine di aziende appaltatrici locali ed alle loro maestranze, alla riduzione dei proventi a favore dell’Autorità Portuale, alla riduzione delle imposte e tasse a favore del Comune di Brindisi ecc.
La CISL ritiene che, senza bisogno di alzare barricate, pur nel rispetto della salute e dell’ambiente, si possono trovare soluzioni compatibili, con ricadute positive dal punto di vista sociale, economico ed occupazionale per l’intero Territorio, sfruttando le migliori tecnologie esistenti, pretendendo l’implementazione della ricerca, il continuo ammodernamento del sistema produttivo ed un impegno più visibile delle aziende energetiche a favorire la nascita di nuove opportunità produttive.
Non è più accettabile procedere a tentoni su aspetti di primaria importanza per l’economia del territorio. Bisogna fissare dei “paletti” certi e condivisi, anche per evitare che i numeri di oggi, possano essere messi in discussione domani.
Per questo è auspicabile che si riprenda il confronto interrotto sulle convenzioni che, a nostro avviso, sono l’unico strumento di contrattazione, capace di individuare una soluzione che possa essere soddisfacente per tutti, e ridare la serenità necessaria a poter programmare il futuro di questo territorio, sgombrando il campo dalle strumentalizzazioni e dalle posizioni preconcette. Altrimenti si continuerà ad utilizzare questo argomento come uno slogan per fini politici, fornendo l’alibi alle aziende per non impegnarsi sulle emergenze occupazionali del Territorio.
La Segreteria Territoriale
COMUNICATO STAMPA CISL
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