Roma, 21/11/2007
Soppressione Treni: le risposte arrivano dalla Finanziaria
Il Salento ha ancora una opportunità per mantenere i collegamenti ferroviari di lunga percorrenza in minaccia di soppressione da parte di Trenitalia. A darne l’annuncio sono i deputati salentini Tomaselli, Vico, Bellanova, Carbonella che dopo aver partecipato alla riunione della scorsa settimana nella sede del Ministero dei Trasporti, oggi hanno ricevuto una risposta ufficiale rispetto all’interrogazione presentata proprio dall’on. Ludovico Vico proprio dal dicastero competente.
Si è già avuto modo di specificare che tali soppressioni afferiscono a treni gestiti dall’impresa ferroviaria in autonomia commerciale, quali sono gli Eurostar e gli Intercity – dichiarano dal Ministero – non sottoposti, dunque, a committenza e conseguente controllo da parte del Ministero mediante contratto di servizio pubblico.
Una materia, quella del servizio universale che dovrebbe essere garantito a tutti i passeggeri in ogni parte d’Italia, oggetto di recente ad esami e approfondimenti, ma che come specifica il dicastero dei trasporti, “non può prescindere da quanto previsto nel Piano Industriale 2007-2011 di Ferrovie dello Stato S.p.A. e quindi dall’esigenza di disciplinare in modo coerente meccanismi di mercato e obblighi di servizio pubblico”.
In attesa di una strada mediana si incassa un primo impegno da parte del Governo, cioè quello che prevede nell’ambito della manovra Finanziaria 2007 e nel Contratto di servizio, che oggi riguarda esclusivamente i treni “Espressi notte”, l’inserimento di ulteriori servizi a media e lunga percorrenza e dei servizi Intercity. Un contratto tra Stato e F.S. che prevede ulteriori fondi per circa 120 milioni di euro.
Un primo passo in avanti che non chiude certo la vertenza avanzata dal territorio meridionale pugliese.
A tal proposito il Ministero traccia una linea d’azione netta.
Nell’ambito dell’assetto di competenze attribuite – dicono nella risposta all’interrogazione – il Ministero è senz’altro disponibile ad attivarsi con i soggetti coinvolti per promuovere un confronto finalizzato ad una cooperazione e un coordinamento più stretti per la soluzione delle problematiche evidenziate, ivi compreso il reperimento di ulteriori risorse pubbliche.
Impegno che nella risposta inviata ai parlamentari salentini si traduce in qualcosa di più concreto: un tavolo di contrattazione al il Ministero dell’economia e delle finanze e un altro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Vico, Bellanova, Carbonella e Tomaselli si dicono parzialmente soddisfatti.
Mentre, infatti, si evidenzia la volontà del Governo ad individuare soluzioni idonee per il mantenimento degli attuali standard del servizio – specificano – Trenitalia tende a segnare su Bari l’ultima barriera dei treni a lunga percorrenza, vanificando di fatto l’impegno, durato circa 20 anni, per il raddoppio delle tratte Bari-Taranto e Bari-Lecce, e rinunciando alla concorrenza con i mezzi aerei o su gomma, mezzi quest’ultimi (come nel caso della Marozzi – ndr) di cui ancora oggi la società di trasporti su rotaie continua ad essere ingiustificatamente azionista.
Le risposte concrete dunque si aspettano ufficialmente in Finanziaria.
I parlamentari salentini dal canto loro verificheranno l’operato del Governo e si annunciano pronti a presentare emendamenti qualora le risposte non fossero adeguate.
L’Ufficio Stampa On. Salvatore Tomaselli
|