Bari, 25/11/2007
Mobilitazione contro il PEAR mercoledi' presso la Regione Puglia
Il 28 Novembre il Consiglio Regionale Pugliese si riunirà per
approvare il PEAR, Piano Energetico Ambientale Regionale.
Un piano realizzato con il chiaro intento di svendere il territorio pugliese ai grandi potentati industriali, con conseguenze disastrose per l’ambiente e la salute dei pugliesi.
In Puglia si produce già oggi energia in quantità doppia rispetto al fabbisogno, ma ciò evidentemente non è sufficiente a saziare la fame di profitti delle grandi aziende e nuovi permessi per centrali sono stati rilasciati : San Severo, Modugno , Brindisi ecc. con il risultato che in pochi anni arriveremo a produrre in Puglia il triplo dell’energia necessaria per soddisfare i consumi pugliesi.
Il PEAR fotografa e registra tale situazione e nulla fa per invertire la rotta. Addirittura le emissioni di CO2, gas responsabile dell’effetto serra e dei relativi cambiamenti climatici, vengono valutate al 2004 e da lì si programma una riduzione negli anni a venire per rispettare i criteri di Kyoto.
In realtà i criteri di Kyoto chiedevano un abbattimento delle emissioni di gas serra rispetto a quelle del 1992 e
non rispetto a quelle del 2004. Ma evidentemente le emissioni del 1992 erano di gran lunga inferiori rispetto alle attuali e quindi qualsiasi piano di abbattimento rispetto a quei valori sarebbe stato disastroso per i profitti delle grandi industrie.
In più nel Pear per ridurre le emissioni di gas serra si prevede di bruciare al posto dei combustibili fossili CDR ( combustibile da rifiuti ) che emettono notevoli quantità di diossine sostanze altamente cancerogene, tralasciando il piccolo particolare che la Puglia non produce rifiuti sufficienti per alimentare centrali di quelle dimensioni e dovrebbe quindi importare rifiuti in grandi quantità anche da altre regioni.
Potremmo così diventare la pattumiera
d’Italia.
Particolarmente gravi sono poi le affermazioni che il Governatore Vendola ha rilasciato a Foggia allorquando propone uno sconto del 20% sulle tariffe elettriche dei pugliesi poiché la Puglia già paga un alto tributo in termini di degrado ambientale e salute dei cittadini.
Il Partito di Alternativa Comunista ritiene invece che l’ambiente e la salute dei cittadini non possano essere svenduti per pochi euro.
La politica della monetizzazione del danno è una classica politica padronale che va respinta. Ma questa è la Primavera Pugliese: profitti alle multinazionali, mentre devastazione ambientale, aumento delle patologie tumorali, disoccupazione e lavoro precario per i cittadini.
Occorre a questo punto una forte mobilitazione, invitiamo tutti i pugliesi mercoledì 28 alle ore 10,00 dinanzi alla regione puglia per la grande manifestazione organizzata da tutte le realtà in lotta sulle tematiche ambiente e salute in Puglia. Una manifestazione per chiedere il blocco del PEAR, la revoca di tutte le nuove concessioni per centrali e discariche, per ottenere la completa ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese.
Mobilitiamoci per una vera Primavera!
Riccardo Rossi
Partito di Alternativa Comunista
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