Questa mattina alle prima luci dell'alba l'associazione ambientalista Greenpeace, nota per le sue azioni dimostrative spettacolari nel mondo, ha manifestato il suo dissenso alla centrale a carbone Enel di Cerano, a sud di Brindisi.
L'azione dimostrativa, mirata ad evidenziare come "il carbone sia il primo nemico del clima globale", è stata condotta da una quindicina di attivisti, provenienti anche da Canada, Svizzera ed Inghilterra, che sono penetrati all'interno della centrale. Sono stati stesi striscioni sul tetto della centrale e sul carbonile. "Enel 1st climate killer in Italy" e "Climate change start here" le due scritte che sottolineano il perchè della presenza a Brindisi di Greenpeace. "Siamo qui" - hanno detto i responsabili del movimento ambientalista - "perche' la centrale di Brindisi Sud e' il primo impianto per emissioni di gas serra in Italia, con 14,4 milioni di tonnellate di CO2 nel 2006. Se l'Europa intende essere leader nella lotta ai cambiamenti climatici durante il vertice di Bali, stati come Italia e Spagna devono riportare le proprie emissioni sotto controllo, impedendo la costruzione di nuove centrali a carbone e chiudendo i vecchi impianti obsoleti, come quello dell'Enel a Brindisi. E' necessario invece investire su fonti rinnovabili e misure per l'efficienza energetica. "Il Governo italiano controlla oltre il 30% di Enel, ma non sta facendo assolutamente nulla per far si' che la Societa' contribuisca al raggiungimento degli obiettivi nazionali per Kyoto."
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos. La normale attività della centrale è stata rallentata.
Alcuni operai Enel, così come successo anche a Civitavecchia in occasione dell'azione tenuta da Greenpeace, si sono radunati sul posto organizzando una contromanifestazione in cui hanno mostrato dei cartelli con scritto "lasciateci lavorare". E' stato anche diffuso un comunicato dei "lavoratori Enel della centrale" che bolla come "strumentale" l'azione dei Greenpeace: "Deve essere chiaro a tutti l'uso strumentale del messaggio di Greenpeace sulle emissioni serra. Mentre parliamo tutto il mondo va a carbone. Ogni anno solo in Cina si costruisce una nuova centrale a carbone alla settimana, centrali che non possono essere paragonate per qualità e livello delle tecnologie, alla centrale Enel di Brindisi.".
Intanto è confermato per il 15 dicembre la manifestazione a Torchiarolo, organizzata dalla società civile e dalle Amministrazioni locali, contro la centrale a carbone ENEL.