Brindisi, 30/11/2007

Distretto Aerospaziale Pugliese: illustrato il progetto

Strategie, obiettivi e governance del nascente Distretto aerospaziale pugliese sono stati illustrati ieri al vice presidente della Regione Puglia, Alessandro Frisullo, nel corso di un incontro in Cittadella della Ricerca, alla presenza di tutti i promotori ed i partner dell’operazione: Provincia di Brindisi, Cittadella della Ricerca, Confindustria Brindisi, AIAD (Associazione Industrie Aerospazio e Difesa)‏, Università del Salento, Enea, CNR, Consorzio Optel, Consorzio Cetma, Finmeccanica, Alenia Aeronautica Spa, Agusta Westland Spa, Avio Spa, SSI, Elsag Datamat, Galileo Avionica, Thales Alenia Space, Selex Sistemi Integrati quali soci del Consorzio Optel, e oltre venti Pmi pugliesi aderenti a Confindustria Br, Le e Ta.

“L’approfondito rapporto sul comparto, che qui ho ascoltato –ha detto Alessandro Frisullo- conferma l’intuizione che avevamo avuto pensando una legge sui distretti industriali. Confesso che avevo come riferimento l’aerospaziale. La scelta è quella di pensare a reti e filiere, superando la concezione errata dei distretti come perimetri fisici. Un discorso che può sembrare banale a voi – ha rimarcato il vice presidente della giunta regionale- che siete abituati ad un sistema avanzato, ma non è scontato per altri”. Con l’aerospaziale, ha proseguito Frisullo, “siamo in un pezzo altissimo della sfida mondiale, e non possiamo commettere errori. Va seguita la strada della collaborazione con la Campania, per portare al tavolo con il ministro Bersani il progetto di un polo di eccellenza internazionale”. L’assessore Alessandro Frisullo ha poi anticipato alcune linee guida per l’attuazione della legge sui distretti: una cabina di regia tra i distretti pugliesi “per valorizzare meglio ciò che abbiamo, orientare e verificare gli effetti della spesa”; la conferma del contratto di programma come strumento di finanziamento anche dei distretti; l’aspettativa di un ritorno “come industria degli investimenti sulla ricerca”. “Noi faremo una spesa di qualità –ha concluso Frisullo- ma le università e le imprese devono darci una mano a far crescere le Pmi”.

L’ingegnere Alessandro Gustapane, consulente dell’Arti (l’agenzia regionale per la ricerca e l’innovazione), una delle menti dell’operazione Distretto aerospaziale pugliese, analizzando la situazione e le prospettive internazionali di crescita del comparto aerospaziale (si costruiranno 27mila velivoli civili nei prossimi anni, per 1200-1300 bilioni di euro, mentre la motoristica ha una richiesta di mercato per 532 bilioni di dollari), ha sottolineato come la Puglia sia l’unica regione italiana dove non solo sono presenti tutti i grandi gruppi nazionali, ma anche tutte le filiere, dalle costruzioni ai materiali avanzati, alla motoristica, all’ala fissa, all’elicotteristica, alla sensoristica, all’avionica, alle manutenzioni, sia nel settore civile che militare. Competenze e competitività rafforzate dalla presenza di 693 ricercatori già impiegati o utilizzabili. Rispetto alla Campania, ha ricordato Gustapane, la Puglia -47 imprese, 4200 addetti di cui 510 nella ricerca- ha spazi per le imprese in area aeroportuale, come a Brindisi. Un vantaggio da sfruttare.

Il dott. Giuseppe Acierno, capo di gabinetto della Provincia e coordinatore del comitato promotore del distretto, ha sottolineato come l’operazione distretto sia in linea con le politiche regionali, ed ha rimarcato come il punto di partenza non sia quello di Brindisi (che imprese ne ha 26, compresi i quattro grandi gruppi nazionali) “ombelico del mondo”, ancor più in un settore come quello aerospaziale guidato da dinamiche internazionali. Ha quindi illustrato, su mandato del coordinamento, il sistema di governance e di relazioni, gli interventi previsti dal piano, il ruolo e delle funzioni dei vari attori nel distretto stesso.

Il rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia, ricordando anche la presenza di una scuola di volo (Galatina), ha detto che ci sono le condizioni per pensare già ad un velivolo all’80% made in Puglia, e l’operazione distretto non solo rilancerà sviluppo ed occupazione, ma potrà mantenerne i livelli alti per un periodo molto lungo, sempre perseguendo il modello bottom-up (crescita dal basso). Maurizio Madiai, coordinatore delle attività di ricerca e sviluppo dell’Aiad, ha confermato il grande interesse ed il ruolo attivo dell’organizzazione nel Distretto aerospaziale pugliese. Ennio Giaccari, dirigente Finmeccanica, ha detto che “l’autorizzazione a procedere viene dalle aziende”, ha parlato di progetto entusiasmante, concentrando il discorso sulla sistemistica, la sensoristica ed i materiali speciali. Massimo Mazzola, dirigente di Avio Spa, ha spiegato come negli ultimi due anni l’azienda abbia lavorato per la riconversione parziale dello stabilimento di Brindisi al civile, accrescendone il ruolo strategico nel gruppo (“è quello su cui puntiamo di più”). “Questo è un territorio senza conflittualità –ha evidenziato Mazzola, apprezzando il ruolo della Regione e della Provincia- e ciò consente a noi imprese di seguire la tempistica, che è dettata dal mercato”.

L’incontro, cui erano presenti per Confindustria Brindisi il presidente Massimo Ferrarese ed il direttore Angelo Guarini, e del direttore Angelo Colucci per Cittadella, è stato introdotto brevemente dal presidente della Provincia, Michele Errico, il quale ha spiegato come l’investimento politico sull’aerospaziale sia una delle strategie portanti verso un nuovo modello di sviluppo del territorio brindisino sviluppato in sintonia e sinergia con Confindustria.

Provincia di Brindisi, Confindustria Brindisi, Cittadella della Ricerca, Università del Salento, Aiad (associazione italiana aerospazio e difesa)