Civitavecchia, 30/11/2007
Blitz Greenpeace a Brindisi: esultano i No-Coke dell'Alto Lazio
Dopo Civitavecchia attivisti di Greenpeace in azione a Brindisi.
Solo pochi giorni fa, l’azione alla centrale di Civitavecchia ed ora una nuova azione alla centrale Enel di Brindisi per ricordare a tutti che il carbone è il nemico numero uno per il clima.
Esultano i No coke che lunedì saranno alla Regione Lazio per difendere la salute dal carbone e ricordano che proprio a Brindisi, è stata emessa poco tempo fa la drammatica ordinanza del Sindaco Menniti che vieta agli agricoltori le coltivazioni nel territorio della centrale ed ordina di provvedere alla distruzione delle colture erbacee e delle produzioni di impianti arborei compresa la distruzione di eventuali frutti pendenti.
L'azione di Green Peace a Brinsidi è iniziata questa mattina, all'alba.
Gli attivisti sono entrati all'interno dell'impianto e hanno aperto striscioni sia sul tetto della centrale, che sul grande carbonile all'aperto.
Il banner più grande - 500 mq di striscione - è stato posto accanto al logo dell'Enel con la scritta "1st climate killer in Italy".
Quella di oggi è un'azione di portata internazionale: oltre agli attivisti italiani hanno partecipato quindici volontari provenienti da Canada, Svizzera e Gran Bretagna.
La centrale di Brindisi Sud è il primo impianto in Italia per emissioni di gas serra, con 14,4 milioni di tonnellate di CO2 nel 2006. Dobbiamo voltare pagina.
Occorre investire su fonti rinnovabili e misure per l'efficienza energetica è questo il messaggio di Greenpeace.
L'Europa dovrà ridurre le proprie emissioni di almeno il 20 per cento entro 2020.
Non ci sono alternative: per raggiungere questo obiettivo, l'Italia dovrà riportare le proprie emissioni sotto controllo e dire NO al carbone, a Brindisi, come a Civitavecchia dove è in costruzione la nuova centrale a carbone.
COMITATO NO COKE TARQUINIA
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