Brindisi, 01/12/2007
Vice Ministro per gli Affari Esteri Ugo Intini in visita alla CCIAA
Il Vice Ministro per gli Affari Esteri Ugo Intini lunedì 3 dicembre sarà in visita alla Camera di Commercio di Brindisi.
Alle ore 15.30 sarà accolto dal Presidente Giovanni Brigante, mentre alle ore 16.00 incontrerà i componenti la Giunta camerale.
Alle ore 16.30, invece, avrà luogo una conferenza stampa durante la quale sarà illustrato – alla presenza del Vice Ministro – il Piano di cooperazione territoriale e di internazionale dell’economia brindisina. Si tratta di uno strumento della Camera di Commercio di Brindisi per il periodo 2007-2013 finalizzato ad utilizzare al meglio tre nuovi strumenti comunitari per le politiche di vicinato e di prossimità. Il riferimento è all’IPA (strumento di assistenza preadesione), all’ENPI (strumento europeo di vicinato e di partenariato) e al DCI (strumento di cooperazione allo sviluppo).
Il documento definisce l’opzione di una “politica di relazioni estere” del territorio brindisino che può essere organizzata intorno al concetto di “esportabilità delle capacità tecnologiche” che le filiere produttive locali hanno patrimonializzato negli ultimi decenni, raggiungendo significativi traguardi nei settori della logistica integrata, dell’agricoltura-agroalimentare, dell’Innovation & Communication Technology, della chimica-plastica, dell’aeronautica-avionica, dell’edilizia, della tutela dell’ambiente, dei servizi alle imprese.
Dal punto di vista geo-politico, l’opzione di internazionalizzazione del territorio brindisino non potrà che svilupparsi lungo tre direttrici fondamentali:
a) “Sviluppare l’itinerario del Corridoio VIII”, lungo un percorso che partendo dalla costa adriatica sbarca in Albania e prosegue verso il Mar Nero, attraverso Durazzo, Tirana, Skopie, Sofia, Burgas, Varna e Costanza, toccando quindi Albania, FYROM (Ex Repubblica Iugoslava di Macedonia), Bulgaria, Romania;
b) “Incrociare gli itinerari dei Corridoi Balcanici” (Corridoio 4: “Salonicco – Istanbul – Costanza – Budapest – Praga – Berlino” e Corridoio 10: “Monaco - Salisburgo – Lubiana – Zagabria – Belgrado - Budapest - Salonicco”, nei punti di intersezione tra questi e l’itinerario che porta al Mar Nero;
c) “Aprirsi ai Paesi Terzi del Mediterraneo”, coinvolgendo quindi Malta, Cipro, Turchia, per arrivare ai Paesi del Maghreb (Algeria, Tunisia, Libia) e del Mashrek (Siria, Libano, Giordania).
Tale indicazione, nel prendere atto di uno spostamento dell’asse dell’Unione Europea verso sud-est, con la conseguente perdita di centralità dell’Europa baltico-renana, definisce una visione innovativa del Mediterraneo e della Puglia in particolare, consentendo di concepire una vera rivoluzione copernicana nell’approccio al Meridione italiano, in cui quest’ultimo diventi a tutti gli effetti “il Nord del Sud”, piuttosto che restare il Sud rispetto all’Italia settentrionale e ancor più rispetto al vecchio nucleo europeo.
In questo senso, la sfida della competizione territoriale, che a partire dal 2010 si giocherà nell’area euro mediterranea, spinge a rafforzare, consolidare e connettere ampi partenariati transnazionali che possano adeguatamente sfruttare l’attivazione di un Corridoio Meridiano intermodale est-ovest che esalti le funzioni di attivatore di nuove reti e di potenziatore di sistemi locali, contribuendo ad una più generale “ricentralizzazione” del Mediterraneo in un’ottica di riequilibrio competitivo del sistema integrato euro-mediterraneo.
COMUNICATO STAMPA CCIAA BRINDISI
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