Ostuni, 03/12/2007
Giornata della disabilità: in scena "Lo zi"
In occasione della giornata mondiale della disabilità, domani sera a cura della Parrocchia “San Giorgio” di Locorotondo (col parroco, don Franco Pellegrino) e il patrocinio del Comune di Ostuni, sarà proposto il monologo teatrale, atto unico: “Lo Zì”.
Inserito nel calendario delle manifestazioni del “Natale ad Ostuni”, presso il teatro “Roma” di Ostuni, con inizio alle ore 20, l’opera sarà interpretata da Domenico Mancini (in arte Mimmo Mancini), autore del testo insieme a Petro Albino di Pasquale e con la regia di Enrico Maria La Manna; le musiche originali di Antonio Di Pofi; luci di Stefano Pirandello; scenografia di Maria Teresa Padula; costumi di Teresa Acone; fonico, Sara Armenta; direttore di scena, Tonino di Giovanni e distribuzione e produzione “Il Cerchio di Gesso” di Foggia.
“Lo Zì” è uno spettacolo teatrale che si propone di mettere in risalto il problema della diversità.
Un’ora e 20 minuti per far avvicinare lo spettatore a ”Chi sono i diversi?. Sono persone che percepiscono la vita diversamente dagli altri e che spesso vedono erigersi muri sempre più alti. Oggi, nella società dell'immagine e del bello, il diverso appare deforme, cattivo, apolitico. Per abbattere il mutismo e il semplicismo delle rappresentazioni è stata meditata un'opera teatrale che si prefigge il compito di trattare il problema dell'handicap in maniera alternativa: una rivoluzione copernicana che ribalti le prospettive.
Che cosa accadrebbe se un uomo si accorgesse di soffrire di una malattia invalidante? Come dirlo agli altri e come imparare ad accettarsi?
Uno spettacolo con uno scoppiettante monologo comico in cui l’attore si mette in gioco dando prova di straordinarie capacità interpretative.
L’anno scorso quest’opera teatrale ha debuttato a Roma, all’Auditorium Parco della Musica proseguendo la tourne presso il Comune di Bitonto, Provincia di Bari. E’ stato anche in scena al Piccolo Teatro Jovinelli di Roma e fino ad oggi ha realizzato 28 repliche in tutta Italia. Nel mese di novembre ha partecipato al Festival di Teatro italiano a Londra “First Italian Theatre season in London.
Lo spettacolo ha lo scopo di avvicinare il teatro a quelle persone che più di altre sentono l’esigenza di nominare e di chiamare la realtà circostante.
Il teatro da sempre è lo strumento per trovare sublimazione e catarsi, un modo per sfogare e ordinare l’ansia delle passioni che tempesta le nostre anime.
Questo spettacolo non ha nessun compito, non vuole e non può ovviamente risolvere i problemi dell’handicap, ma unire e avvicinare persone colpite dal problema e non farle sentire sole, forse questo in punta di piedi può farlo.
Questo monologo vuole urlare a coloro i quali hanno vissuto e vivono il dramma in prima persona e soprattutto alle loro famiglie di non vergognarsi della propria condizione, non c’è nulla da nascondere, è la “società civile”, “gli abili non diversi” che devono chiedersi molte cose, e sarebbe ora.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI
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