Brindisi, 02/04/2004
Legambiente su rischio di incedenti rilevanti
Facendo seguito agli articoli apparsi sulla stampa, riguardanti la sicurezza dell’impianto di rigasificazione del LNG, sarà opportuno ricordare che – nel tempo – si sono verificati 25 incidenti rilevanti in tutto il mondo, in uno dei quali hanno perso la vita 40 operatori.
Fra gli altri:
1993 – Indonesia. Perdita di gas con danni alle strutture per il rapido aumento di pressione.
1979 – Maryland. Esplosione dovuta a infiltrazione di gas in una sottostazione elettrica. 1 morto, 1 ferito grave.
1977 – Algeria. Rottura di una valvola con esposizione di lavoratori al gas a bassa temperatura. 1 morto.
E così via.
Questi dati sono tratti da un rapporto dell’ Istitute for energy dell’Università di Houston (Texas), datato Ottobre 2003, che elenca le misure di prevenzione e sicurezza da adottare negli impianti di rigasificazione del LNG.
A questo proposito vorremmo sapere:
Quale sarà l’effettiva capacità annua di trasformazione del LNG nell’impianto che si vuole installare a Brindisi
Quale sarà la capacità delle navi gasiere (70.000 o 140.000 mc) e le loro dimensioni
Se esiste un accordo reale che stabilisca che il gas sarà destinato anche alle due centrali termoelettriche (ENEL ed EDIPOWER) e in quale misura
Quali misure di sicurezza sono previste in caso di perdita di gas.
Siamo certi che qualche dirigente vorrà gentilmente fornire le risposte, non solo a noi, ma anche alla popolazione.
Il presidente
(prof. Enrico Favuzzi)
COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv
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