Ostuni, 04/12/2007
Tanzarella chiede la restituzione dei reperti archeologici ostunesi
Il sindaco di Ostuni (Brindisi), Domenico Tanzarella inviato una nota al soprintendente per i Beni archeologici della Puglia, Arch. Giuseppe Andreassi, chiedendo la restituzione dei reperti archeologici ritrovati negli anni scorsi in agro di Ostuni e depositati, provvisoriamente presso i vari musei della zona, sono stati richiesti in restituzione.
Nella nota il sindaco dice: “In previsione della riapertura del museo, allocato nell’ex convento delle Monacelle con annessa chiesa di San Vito Martire, complesso sottoposto ad una integrale opera di recupero architettonico che permetterà di ampliare notevolmente le sale espositive, comunico che è in via di esecuzione l’inventario di 18.000 reperti in buona parte provenienti dagli scavi pluriennali nel complesso di Santa Maria di Agnano. In considerazione della peculiarità del museo che, con la direzione scientifica del Prof. Donato Coppola e sotto la diretta supervisione della dott. Angela Cinquepalmi, viene a configurarsi come una struttura specifica nell’ambito del progetto “Sistema Museale Ostuni-Fasano” e, in generale, dell’intera Provincia di Brindisi, si chiede il trasferimento integrale al Museo di Ostuni dei materiali d’interesse preistorico, attualmente conservati nel Museo Nazionale di Taranto, nel Museo Nazionale di Egnazia e nel Museo archeologico provinciale di Brindisi”.
L’Amministrazione comunale, l’Istituzione Museo e le Direzioni sia scientifica che amministrativa del Museo, si renderanno disponibili in termini operativi alla realizzazione del trasferimento.
In particolare sono stati richiesti i reperti archeologici ritrovati presso: grotta Sant’Angelo e S.Biagio e depositati al museo di Taranto; grotta Morelli, del Gatto Selvatico e di grotta Morelli II e depositati al museo Archeologico Provinciale di Brindisi e i corredi sepolcrali d’età messapica con materiali da scavo rinvenuti in località: mercato Boario, piazza Libertà, Santo Stefano e strada comunale Lamacavallo e conservati nei Musei Nazionali di Taranto ed Egnazia.
Concludendo il sindaco dice: “La collaborazione della Soprintendenza in quest’opera di ricomposizione dei contesti archeologici citati, secondo le più aggiornate linee d’indirizzo, sarebbe di grande aiuto poiché tali materiali risultano attualmente frazionati e non sufficientemente indicativi dell’eccezionalità dei luoghi di rinvenimento, come dimostrano le numerose recenti pubblicazioni scientifiche al riguardo”.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI
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