Brindisi, 03/04/2004
Sen. Stanisci: Una legge per dire No al rigassificatore
Brindisi è dinanzi ad un bivio. Il futuro della città potrebbe essere ulteriormente compromesso se venissero realizzati, da una parte quanto richiesto da Edipower, cioè , l’aumento di potenza della centrale di Brindisi nord, e dall’altra la proposta di Assocarbone di incrementare l’uso del carbone nella centrale medesima.
In più , sempre a Brindisi , si propone la realizzazione di un impianto di rigassificazione incluso dal Governo nazionale tra le infrastrutture strategiche nel settore del gas naturale, da ubicare all’interno del porto e comunque nell’ambito di un’area dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale già dal 1989 e successivamente inserita tra i siti industriali inquinati.
Per evitare che Brindisi divenga, dal punto di vista ambientale, un sito ad alto rischio nel quale la presenza di impianti, di depositi e la movimentazione di sostanze esplosive ed altamente infiammabili impedisca definitivamente lo sviluppo delle naturali vocazioni legate al porto ed all’aeroporto, è necessario impedire che questo accada.
Per tali ragioni, nel mentre che sono in discussione al Senato il riordino del settore energetico e le deleghe al Governo in materia di produzione di energia elettrica , di stoccaggio e vendita di GNL e di gestione dei rifiuti radioattivi, la sen. Rosa Stanisci ha presentato in aula due emendamenti che riguardano direttamente la situazione brindisina , che se approvati, potrebbero impedire sia l’incremento dell’utilizzo del carbone a Brindisi nord sia la realizzazione dell’impianto di rigassificazione all’interno del porto.
Il primo emendamento riguarda nello specifico il blocco di nuovi incrementi di potenza della centrale Edipower in presenza di maggiori emissioni inquinanti nell’ambiente.
Per quanto riguarda l’impianto di rigassificazione, la parlamentare brindisina ha presentato un emendamento allo stesso disegno di legge. Tale emendamento prevede per i territori riconosciuti ad elevato rischio ambientale, la non autorizzazione di nuovi terminali di rigassificazione.
Il senatore Giuseppe Specchia, dal canto suo, ha presentato un ordine del giorno in cui si impegnerebbe il Governo a non autorizzare l’aumento di potenza per le centrali termoelettriche per le aree dichiarate ad alto rischio ambientale.
Anche il parlamentare ostunese considera, quindi, negativo per il nostro territorio l’aumento dell’utilizzo del combustibile fossile nella centrale Edipower. “Ma forse” – sostiene la sen. Stanisci – “ non è l’ordine del giorno lo strumento più idoneo ad impedire che quella scelta sia compiuta.”
Infatti, è ben noto che gli ordini del giorno vengono spesso disattesi dall’esecutivo.
Solo il Parlamento ed il Governo possono opporsi con atti tangibili ed efficaci alle pressioni delle società elettriche che insistono sui loro progetti legati all’incremento dell’uso del carbone a Brindisi.
Per questa ragione, la sen. Stanisci fa appello a tutti i parlamentari, sia di centrosinistra sia di centrodestra, soprattutto delle province di Brindisi e di Lecce, affinché votino in modo favorevole gli emendamenti da lei presentati in Senato “per consentire a questo territorio il diritto allo sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini e per bloccare in modo efficace il potenziamento della centrale di Brindisi nord mediante l’utilizzazione del carbone e la realizzazione del rigassificatore nel porto di Brindisi, visto che gli obiettivi contenuti negli ordini del giorno e negli emendamenti coincidono.”
COMUNICATO UFFICIO STAMPA SEN. STANISCI
Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv
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