Brindisi, 20/12/2007
Centro Anziani, Penta (Cisl): "qualcosa si muove"
Da una informativa avuta dall’assessore alle Politiche Sociali, apprendiamo che il Comune di Brindisi ha presentato al Direttore Generale della Asl, la richiesta di alzare da 10 a 25 anni la durata della concessione d’uso dei locali siti in via Federico II° e aventi vincolo di destinazione ai servizi sanitari e socio sanitari.
Il Comune ha motivato la sua richiesta, con l’esigenza di avere maggiore garanzie, data l’importanza della somma da investire, pari a 600 mila euro.
Sicuramente è giustificato, la preoccupazione del Comune che chiede maggiore garanzie, ma ciò che conta è raggiungere un accordo per il bene di tutta la cittadinanza.
Nel luglio 2005 è stato firmato un protocollo d’intesa tra l’ASL BR1 e il Comune di Brindisi per l’acquisizione in comodato gratuito dell’immobile.
A tal fine, il Comune si era impegnato a chiedere i finanziamenti agevolati previsti dall’ art. 15 comma 2 della legge Regionale n°17/2003 che garantiva l’abbattimento del 50% della somma totale del finanziamento destinato alla ristrutturazione dell’immobile.
È opportuno, secondo la Fnp-Cisl, richiamare l’attenzione sull’importanza che riveste una struttura socio-assistenziale in grado di erogare prestazioni che rispondono agli specifici bisogni della popolazione anziana, in situazioni di forte disagio fisico e priva di continuità di cure.
Il Centro Diurno Anziani deve assicurare l’assistenza necessaria all’espletamento delle attività e delle funzioni quotidiane anche attraverso prestazioni di carattere assistenziale (igiene personale) e sanitario correlate alle terapie prescritte dai medici curanti, nonché garantire un servizio lavanderia e la somministrazione dei pasti.
Il centro organizza anche attività educative a supporto dell’autonomia, attività di socializzazione ed animazione, attività culturale e ludico-ricreative, attività psico-motorie.
Aldo Penta
SEGRETARIO ALLE POLITICHE SOCIALI FNP- CISL
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