Brindisi, 20/12/2007
Un pc per i consiglieri comunali: Scoditti (PRC) contesta
Sembra oramai deciso, l’Amministrazione comunale, su indicazione del Presidente del Consiglio acquisterà 42 computer, uno per ogni consigliere comunale (ma non sono 40?) per una spesa di 28.000 euro, e tutto questo per modernizzare il Consiglio, per diminuire il consumo di carta e per razionalizzare l’utilizzo del personale addetto alla notifica dei vari documenti ai consiglieri comunali.
Immagino che dopo il computer, sarà necessario fornire anche una stampante con relativa scorta di carta e cartucce ed un collegamento adsl per ogni consigliere, e sperare che sappiano utilizzare tutta questa tecnologia, altrimenti insieme all’hardware bisognerà prevedere anche dei corsi di formazione.
Mi chiedo se questa sia una priorità, in questo momento di crisi economica, di tagli agli enti locali e di sacrifici per tutte le famiglie.
Tali provvedimenti, non solo vengono interpretati come privilegi, ma accentuano ulteriormente la distanza da una classe politica nella quale molti cittadini non si riconoscono più.
Per questo, annunciando che il Partito della Rifondazione Comunista contrasterà fortemente questa decisione, invito il Presidente del Consiglio a desistere da tale iniziativa, ed anziché fornire computer ai consiglieri comunali, che ne posseggono quasi tutti già uno, di prevedere tali forniture per quelle scuole comunali che da anni utilizzano macchine oramai obsolete, e che se proprio intende modernizzare il Comune e razionalizzare le spese, lo facesse impegnandosi affinché anche nel comune di Brindisi si utilizzi il software open source (Linux, Open Office), che è gratuito, in maniera tale che le risorse risparmiate per l’acquisto del software vengano destinate sia alla sostituzione dei vecchi computer che alla formazione dei dipendenti comunali ed alla fornitura di maggiori e miglior servizi alla cittadinanza.
Fabrizio Scoditti – Consigliere comunale (Rifondazione Comunista)
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