Mesagne, 04/01/2008
La Sinistra sulla pubblicazione dei bandi di assistenza domiciliare
La pubblicazione per soli quindici giorni di bandi rivolti alle cooperative sociali e finalizzati ad assegnare la gestione di servizi assistenziali domiciliari per minori, anziani e disabili, è insieme simbolo e manifestazione palese dei limiti delle politiche sociali sviluppate negli ultimi anni nel nostro territorio.
E’ questione profonda e ampia, che ha interessato in realtà vaste aree di tutto il territorio nazionale e che ha visto politici e tecnici locali, al di là delle più o meno buone intenzioni, tradire di fatto lo spirito della 328, la legge che nel 2001 rivoluzionava in Italia il sistema dei servizi sociali, mettendo al centro della loro gestione i principi della pianificazione, della partecipazione, della trasparenza. La legge è rimasta in buona parte sostanzialmente inapplicata soprattutto al sud, a volte fino nella forma, quasi sempre nella sua concreta attuazione, e così troppe volte è stato anche in Puglia, dalla approssimativa gestione della politica regionale di Fitto, fino agli interventi successivi a tutti i livelli territoriali.
Il fenomeno ha conosciuto pure rilevanti eccezioni, ed una chiara e netta inversione di tendenza a livello regionale con il governo Vendola. La vicenda di questi giorni ci conferma purtroppo che questo cambio di rotta ancora non sembra interessare l'ambito territoriale di cui Mesagne è capo fila.
Davvero infatti risulta difficile comprendere a quale idea di trasparenza possa essere conforme, se non ad una concezione di essa falsa e fittizia, all’occorrenza estrapolata strumentalmente da un percorso sano solo in termini formali, la pubblicazione di un bando pubblico di quella entità economica e di quella rilevanza per il territorio, per soli quindici giorni e per giunta nel pieno delle festività. In più in un settore, come è quello dei servizi sociali, in cui dovrebbero trovare applicazione concreta, oltre ogni vacua declamazione, i valori della solidarietà e della cooperazione.
Nella circostanza urge dunque ogni intervento che vada nella direzione dell’ampliamento di fatto delle garanzie per tutti i soggetti coinvolti. Più in generale si rende necessario e non più procrastinabile sostanziare le politiche sociali del territorio secondo i principi della pianificazione, della partecipazione e della trasparenza, nei fatti e oltre la forma, seguendo quel percorso di sviluppo dei servizi sociali che a Mesagne il centro-sinistra ha saputo avviare e allargare negli anni, ma lungo il quale ancora tanto resta da fare.
COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO DE "LA SINISTRA - L'ARCOBALENO"
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