S. Pietro V.co, 18/01/2008
Il Comitato 8giugno sulla manifestazione di Torchiarolo
Sabato 19 gennaio alle 3 del pomeriggio a Torchiarolo si svolgerà una serena manifestazione di popolo per reclamare il diritto alla salute e la tutela dell’ambiente.
Il Comitato 8giugno ha aderito fin dal primo momento al Comitato promotore che ha ideato questa iniziativa nel Comune dei “camini”, dove altissimi sono gli sforamenti delle emissioni inquinanti.
Difatti, la città di Torchiarolo può essere assunta a simbolo evocativo di tutte le problematiche ambientali, sanitarie e dello sviluppo sostenibile dell’intera area a rischio di crisi ambientale e sanitaria.
Il Comitato 8giugno, nato territorialmente nel 2006 con la raccolta di circa 3 mila adesioni contro l’ipotesi del porto industriale a Cerano, ritiene utile ricordare:
1) la insostenibilità di 8 milioni di tonnellate di carbone, in un territorio dichiarato dallo Stato ad alto rischio con soli 2 milioni e mezzo. Per il Comitato 8giugno il punto di riferimento resta quanto previsto nella Convenzione del 1996, prodotta alla luce del sole, frutto di un lungo e largo processo democratico e di concertazione sociale, con le associazioni e istituzionale, con il concorso attivo ed efficace dello stesso Governo;
2) un elementare principio di precauzione, oltre al risanamento dell’area mediante disinquinamento, previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica del 1998, impone di evitare in questo territorio ogni aggravio di elementi inquinanti, come le diossine e altro, che si avrebbe con la perdurante ipotesi del Governo Regionale di bruciare il CDR nella Centrale di Cerano;
3) L’Amministrazione Provinciale ha ben incardinato questa richiesta di rispetto della salute e dell’ambiente del territorio, nella procedura della richiesta dell’Autorizzazione Integrata Ambientale prodotta al Governo dall’Enel, la quale ha ultimamente informato -comprese le ignare istituzioni deputate al controllo ambientale!- che i suoi elettrofiltri non funzionano bene…….
4) Questo territorio, in quanto area a rischio, deve avere un monitoraggio strutturale e permanente della condizione sanitaria delle sue popolazioni, la cui salute non può essere né barattata né monetizzata.
COMUNICATO STAMPA COMITATO 8GIUGNO
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