Brindisi, 18/01/2008
L'unità degli universitari esprime solidarietà al Papa
Benedetto XVI ha annullato la visita all'università di Roma "La Sapienza". Comunque si considerino le resistenze opposte da un manipolo di docenti e studenti, il giudizio sull'episodio non può che essere lo stesso: incredibile e inquietante.
Non dovrebbe essere l'Universitas il luogo della ricerca libera, e persino spregiudicata, in cui i giudizi sono elaborati e rimessi continuamente in discussione, dove è il dibattito e il libero confronto a essere considerato principio base della comunità?
E' certamente incomprensibile il divieto di accesso da parte dei Collettivi Universitari, che evidentemente hanno confuso l'illuminismo con il giacobinismo; come se un Papa che entra in università commettesse un abuso intollerabile, non per quello che potrebbe dire, ma per quello che rappresenta.
Perché mai qualcuno ha paura di invitare Benedetto XVI a cui guardano con rispetto e attenzione i credenti di altre fedi e confessioni religiose, nonché Capo di uno Stato estero?
Negli ultimi anni il dibattito sulla natura e il senso della laicità in una società postsecolare ha conosciuto uno sviluppo straordinario, anche nel dialogo fra credenti e non credenti, arricchendosi di contributi di altissimo spessore. Si ha la sensazione, tuttavia, che quanto più alto e qualificato è il profilo scientifico e culturale di questa ricerca comune, in spirito di reciproco riconoscimento, tanto più sul piano della vita pubblica s'inaspriscono le aggressioni ideologiche e le esasperazioni mediatiche, pronte a sceneggiare il conflitto. Che di quest'irrigidimento siano però protagonisti gruppi minoritari di docenti e studenti universitari, è avvilente.
La maggioranza degli universitari della sapienza e di tutta Italia, inscrivono l'accaduto in una pagina buia del movimento studentesco, quello violento del 1977, pagine ingiallite e anacronistiche. L'unità degli universitari esprime dunque solidarietà al papa ed al mondo cattolico e vedono nella consulta giovanile del dialogo tra le religioni istituita dal ministro alle politiche giovanili Giovanna Melandri, un segnale di quanto sia invece propositiva la comunità giovanile e quanto noi universitari siamo aperti al confronto senza muri e paraocchi di ideologismo spicciolo.
COMUNICATO STAMPA UNITÀ DEGLI UNIVERSITARI -
PROVINCIA DI BRINDISI
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