S. Vito del N.nni, 18/01/2008

Suor Giorgina Schembri racconta la Casa della Speranza

Domani sabato 19 gennaio Suor Giorgina Schembri, la suora che è riuscita a fondare la casa della speranza a Craiova in Romania, trascorrerà l'intera giornata in provincia di Brindisi ospite dei gruppi Unitalsi di San Vito dei Normanni e Cisternino.

Domani mattina alle ore 11,30 Suor Giorgina sarà a San Vito dei Normanni presso il 2° Circolo, plesso Madre Teresa di Calcutta diretto da Maria Concetta Siciliano.
In questa scuola le insegnanti della V B, Alessandra Pennella e Barbara Chionna, insieme ai bambini e alle loro famiglie sono riuscite a raccogliere dei fondi per l'acquisto di un Computer portatile che domani mattina sarà consegnato a Suor Giorgina per le esigenze della Casa di Craiova.
All'incontro parteciperà il presidente della sottosezione di Brindisi dell'Unitalsi, Enzo Nigro, la responsabile della sezione pugliese, Mariangela Cannone, il responsabile nazionale dell'iniziativa Cuore di Latte, Giovanni Punzi e l'assessore comunale alle politiche sociali, Silvana Errico.

In serata, alle ore 20,30, Suor Giorgina sarà ospite del Gruppo Unitalsi di Cisternino.
Presso il PalaSport, con la partecipazione del Sindaco Convertini, la suora parlerà del Progetto Casa della Speranza con la proiezioni di alcuni filati e testimonianze. Nei mesi scorsi la comunità di Cisternino aveva inviato aiuti di diverso tipo per la casa di Craiova. Nel corso della manifestazione si esibirà il gruppo comico “Cicì e Cocò”.

Nel ‘97 suor Giorgina dà inizio ai lavori e nel 2002 incontra i volontari dell’Unitalsi durante un pellegrinaggio a san Giovanni Rotondo: «Mi ha colpito l’esempio di tanti ragazzi e adulti che testimoniavano amore e gioia nel servizio ai malati. La mia è una scelta di vita, mentre il loro impegno mi ha dato una scintilla di luce in più; ho raccontato cosa stavamo facendo a Craiova, hanno promesso di venirmi a trovare e sono arrivati con un bagaglio di 600 chili e molte adozioni a distanza».
Oggi la «Casa della speranza» può offrire gratuitamente 32 posti letto agli anziani per una residenza stabile, un poliambulatorio specialistico e un centro di riabilitazione con otto stanze attivo grazie ai volontari, una scuola che può accogliere 180 bambini dall’asilo fino alla IV classe, dove insegnano maestre pagate dallo Stato romeno; si tratta di minori orfani o abbandonati.
«Per il momento stiamo incontrando i ragazzi di strada nei loro luoghi di ritrovo: sono molto diffidenti e ostili ad ogni tipo di struttura chiusa; per loro vorrei ultimare due padiglioni finalizzati all’insegnamento di mestieri diversi. Il nostro intento è quello di raggiungere i più poveri dei poveri», spiega suor Giorgina, che pensa anche a tante ragazze esposte al mercato della prostituzione.

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