Bari, 10/07/2003
Saccomanno dice no alle scorie radioattive
“Ci opporremo con determinazione ad ogni ipotesi che veda il nostro territorio pugliese destinatario delle scorie radioattive inizialmente destinate alla Sardegna”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale all’Ambiente, dott. Michele Saccomanno, che aggiunge come questa posizione non potrà essere cambiata neppure in presenza di promesse per agevolazioni, sia economico che di servizio, destinate al territorio.
Tale volontà sarà ribadita con forza a Roma, martedì 15 luglio, in occasione del confronto che gli assessori regionali all’Ambiente avranno con il Governo. Nel decreto emanato a firma del Commissario per il Nucleare vi sono condizioni che rendono giustificato l’atteggiamento della Regione Puglia facendo leva, come nel caso del paragrafo numero 2, ad alcuni ben precisi elementi di esclusione.
“Ritengo che il nostro territorio – dichiara l’assessore Saccomanno - abbia già pagato notevolmente il suo prezzo in favore della collettività nazionale e che ciascuna realtà provinciale conosca a sue spese il peso di queste scelte effettuate in passato. Si pensi a Brindisi dove vi sono ben tre mega centrali elettriche, giusto per fare un esempio di quanto grave sia la situazione in termini di salvaguardia ambientale. Interferire in questi già precari equilibri con la creazione addirittura di un sito per ospitare le scorie radioattive sarebbe davvero improponibile anche nel caso in cui si volesse collegare tale realizzazione all’istituzione, come pare, di un centro di ricerche che garantirebbe pure occupazione. Il problema occupazionale ritengo che sia giusto affrontarlo in altro modo, non certo, quindi, con insediamenti a valenza penalizzante sul piano ambientale territoriale e della sicurezza sanitaria della popolazione.
La scelta di un sito per le scorie nucleari, a mio parere, può essere affrontata solo in sede europea poiché può ritenersi più utile che lo smaltimento avvenga altrove piuttosto che in Italia e ciò non per ragioni campanilistiche ma in considerazione del fatto che in altre nazioni europee esistono già siti per lo stoccaggio dei reflui radioattivi. Per l’Italia può risultare più vantaggioso, quindi, usufruire di quei siti piuttosto che crearne uno nel proprio territorio.
Di questo ci faremo interpreti come Regione Puglia nell’ormai imminente conferenza Stato-Regioni ”.
COMUNICATO STAMPA DELL'ASSESSORATO ALL'AMBIENTE DELLA REGIONE PUGLIA
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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