Brindisi, 21/02/2008

Fitto a Senzacolonne: "informazione condizionata da interessi"

Riportiamo integralmente una lettera aperta inviata dall'On. Fitto, Coordinatore Regionale Forza Italia Puglia, al direttore di "SenzaColonne".

Egregio Direttore, credo fermamente nella pluralità dell’informazione e nella libertà di stampa e ritengo che in questa libertà possa anche rientrare la scelta di un giornale di schierarsi politicamente. Purchè il tutto resti entro i confini della verità e non sfoci nella sfrenata fantasia, altrimenti nasce il sospetto che questa informazione non sia più libera, ma piuttosto condizionata o indirizzata da qualcuno che evidentemente ha interesse (o interessi?) a costruire una verità che non esiste.
Quanto all’articolo pubblicato oggi sul suo giornale dal titolo “Vitali, faccia a faccia con Fitto – Retroscena, incontro in aeroporto per discutere del Caso Curto e delle elezioni”, contiene una piccola e banale verità e un castello di bugie costruito in maniera talmente fantasiosa e teatrale da richiedere la presenza di un regista. Confesso che da quando il 6 aprile 2006 sono diventato Deputato non solo io e l’On. Vitali, ma anche tutti gli altri Deputati e Senatori leccesi, tarantini e brindisini, ci incontriamo ogni martedì mattina all’aeroporto di Brindisi e ogni giovedì o venerdì all’aeroporto di Roma.
Le dirò di più: spesso ci sediamo uno accanto all’altro in aereo e, addirittura, ci vediamo spesso a Roma e sediamo vicini in Parlamento.
Delle due l’una: o la regia teatrale, solleticata da qualche episodio di cronaca, questo martedì aveva necessità di trasformare in “summit segreto” la consueta e settimanale attesa per l’imbarco da Brindisi, oppure vi sono sfuggiti in questo ultimo anno centinaia di summit come quello.
Crede davvero che io e l’On. Vitali, amici, esponenti e militanti dello stesso partito politico, entrambi deputati salentini, se vogliamo “conferire” l’uno con l’altro di questioni politiche abbiamo bisogno di autoconvocarci in un aeroporto? Crede che sia deontologicamente corretto vedere due persone insieme e da questa piccola verità costruire il cumulo di fandonie che il Suo giornale ha costruito inventando di sana pianta una conversazione che non c’è mai stata? E crede di rispettare i Suoi lettori e la professione giornalistica mettendo in bocca a me e all’On. Vitali cose che non abbiamo mai detto ma che, evidentemente, il Suo giornale aveva comunque voglia e interesse di farci dire e di scrivere per perorare la causa di qualcuno e buttare fango su qualcun altro?
Se la Sua scelta professionale, peraltro già ampiamente constatata in passato per altre vicende, è quella di riportare non notizie né indiscrezioni che abbiano almeno una parvenza di verità ma libere, fantasiose, gravi, teatrali e interessate interpretazioni di fatti assolutamente normali come quello di incontrarsi in un aeroporto, è liberissimo di farlo. Ne risponderà ai Suoi lettori alla Sua coscienza e, casomai, all’ordine dei giornalisti.
La prego però di tenermi fuori da questi giochetti e di evitare in futuro di utilizzare il mio nome e la mia immagine attribuendomi cose che non penso, non dico e non faccio, solo per dare corpo a tesi che, evidentemente, al Suo giornale, stanno particolarmente a cuore. In caso contrario dalla prossima volta non mi limiterò ad una lettera di smentita ma sarò costretto a valutare azioni anche legali a tutela della verità e della mia immagine.
Certo che mi verrà concesso il diritto di replica che Lei stesso oggi garantisce in un Suo editoriale, mi aspetto che questa lettera mirata a ristabilire la verità, venga pubblicata integralmente e con lo stesso risalto dato al castello di bugie che mi riguardava.

P. S.: Al Sig. regista è bene spiegare che non ho inteso entrare finora nel merito delle vicende brindisine lasciandole alla politica locale. Oggi, chiamato in causa, sono portato a chiedermi chi sia questo regista e quale sia la trama che ha interesse a portare in scena. A questo mi dedicherò nei prossimi mesi.

COMUNICATO STAMPA ON. RAFFAELE FITTO